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CorrBo – Sliding doors: Belotti e quel mancato trasferimento in rossoblù – 20 Ago

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Bologna-Torino sulla carta è una partita come tante altre, in realtà vi è qualche retroscena importante fra le due società. Andrea Belotti, attaccante dei granata e della Nazionale, avrebbe potuto vestire il rossoblù qualche anno fa, più precisamente nell’estate 2012. Il Bologna aveva già chiuso l’affare dando la propria parola all’Albinoleffe, la squadra dove militava il Gallo ai tempi. L’operazione era stata portata avanti dallo stesso direttore generale Roberto Zanzi, su suggerimento di un suo osservatore (tale Teo Talozzi), che aveva visionato il giocatore per metà campionato. Le cifre concordate erano di 250 mila euro per il prestito, più un milione e 250 mila euro per il riscatto della metà (ai tempi vi erano ancora le compartecipazioni ed era ancora possibile). All’Albinoleffe già si fregavano le mani, convinti di aver chiuso il trasferimento, ma Albano Guaraldi, messo al corrente di questo trasferimento, operò scelte diverse su suggerimento di alcuni suoi collaboratori (Tarantino e Jacomuzzi). Furono comunque decisioni rilevanti quelle prese dall’allora patron rossoblù, che decretarono gli arrivi di Alberto Gilardino e Manolo Gabbiadini in prestito, ma considerando il presente, una dose di rammarico per la trattativa sfumata rimane. Soprattutto per alcune operazioni concluse in quella sessione di mercato, che lasciano l’amaro in bocca: venne riscattata (pagandola a peso d’oro) la seconda metà di Robert Acquafresca dal Genoa, cui seguirono gli arrivi di Pasquato e Riverola, mentre nella sessione invernale si accasò sotto le due torri Davide Moscardelli. Per spezzare una lancia in favore dei rossoblù, Pantaleo Corvino andò all’assalto di Belotti quando ancora il Bologna non aveva raggiunto la massima serie. Ma a quel punto Urbano Cairo ed il suo braccio destro Gianluca Petrachi, si erano portati molto avanti nelle trattative, sia con il presidente Maurizio Zamparini, sia con il direttore sportivo Manuel Gerolin, con il conseguente rialzo dei prezzi in un’asta che si sarebbe rivelata sanguinaria per Saputo, non ancora a conoscenza delle sorti della sua squadra. Fu così che il responsabile dell’area tecnica del Bologna si tirò indietro, anche se a malincuore. Ma ad Agosto arrivò comunque un nome importante alla corte rossoblù, quello di Mattia Destro.

Fonte: Il Corriere di Bologna; articolo di Claudio Beneforti

Fonte dell’immagine: Goal.com

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