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Corriere delle Alpi – Alla scoperta di Thomas Cossalter

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Attaccante classe 2003 e fratello dell’ex rossoblù Alex, Thomas Cossalter sta pian piano approcciandosi al campionato Primavera. Nelle poche volte in cui è stato impiegato quest’anno (e anche negli scampoli giocati la scorsa stagione), il ragazzo ha sempre mostrato un discreto tasso tecnico ed una grande vivacità; intervistato quest’oggi dal Corriere delle Alpi, Thomas ha fatto il punto sul proprio percorso personale e su quello della squadra, senza tralasciare l’affetto per la famiglia e la sincera stima per Sinisa Mihajlovic.

Partendo dalla crescita personale, Cossalter ha ammesso di non star giocando molto, sottolineando come consideri la cosa normale (“i nati nel 2003 sono al primo vero anno di categoria“) ma allo stesso tempo “non facile da gestire mentalmente“. Nessun problema però, perchè come afferma lo stesso Thomas “si diventa calciatori anche così“. 

Sugli obiettivi di squadra le parole dell’attaccante sono chiare: “Puntavamo a traguardi più ambiziosi ed invece siamo a ridosso della zona a rischio“; si percepisce rammarico, ma anche una grande voglia di riscatto: “Le ultime partite ci hanno rallentato, ma la classifica è molto corta: c’è ancora la possibilità di rientrare in zona playoff“.

Si passa poi al lato puramente umano, dalla separazione con il fratello (a inizio stagione a Ravenna, ora all’Union Feltre) alla mancanza di casa: “Senza Alex a volte mi sento un po’ solo, essendo abituato ad averlo sia a Feltre che a Bologna; tuttavia nel tempo mi sono creato un bel giro di amicizie. Ogni tanto mi manca il mio mondo: la famiglia, la ragazza, gli amici…penso sia una cosa bella comunque“. Lontananza dagli affetti che ti porta inevitabilmente a crescere più in fretta rispetto ai coetanei, in nome di un sogno inseguito fin da bambino. Thomas è prudente, ma ci crede: “Non sono ancora arrivato da nessuna parte, ma avere la possibilità di giocarti le tue chance a questi livelli è una grandiosa opportunità. Non è semplice, le difficoltà sono dietro l’angolo ma la passione ti porta a superare ogni ostacolo“.

Chiosa finale sul mister della prima squadra, Sinisa Mihajlovic: “Ho giocato contro la prima squadra in una partita settimanale, poi li vedo allenarsi tutti i giorni. Di Mihajlovic mi colpisce lo spirito: dopo la malattia lo vedo ancora più forte e determinato, per questo lo stimo tantissimo“.

Fonte: Corriere delle Alpi

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