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Corriere dello Sport – Lavori del Franchi nel piano del Recovery fund: ecco perché il progetto del Dall’Ara non c’è

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Sono giorni di grande fermento a livello politico. Il Governo Draghi ha presentato al Parlamento il Piano Nazionale di ripresa e resilienza, sintetizzato in PNRR, finanziato dai fondi europei per la ripresa post pandemia (l’ormai celebre Recovery Fund). A livello calcistico la notizia più importante è senz’altro quella che riguarda il finanziamento al progetto di ristrutturazione dello Stadio Artemio Franchi di Firenze.

PERCHÉ L’ARTEMIO FRANCHI SÌ E IL DALL’ARA – La domanda sorge spontaneamente. Perché l’Artemio Franchi di Firenze è incluso tra i progetti a cui è stato proposto di destinare fondi per la ristrutturazione, mentre il Dall’Ara, no? La situazione è chiara, e ha origini di carattere cronologico e burocratico. Il progetto del restyling del Dall’Ara è partito diverso tempo prima della pandemia, anzi, l’esplosione dell’epidemia, con Bologna e l’Emilia-Romagna particolarmente colpite dal contagio e di conseguenza dalle chiusure e dalle restrizioni, ha inevitabilmente rallentato il progetto (ma continua, ha assicurato il Presidente Saputo nella sua recente intervista a BFC Week). L’istituzione preposta alla richiesta dei finanziamenti, il Comune di Bologna, tuttavia, proprio perché il progetto è già avviato da tempo, aveva già stanziato i soldi con cui contribuire alla realizzazione dei lavori nell’impianto rossoblù e per questo non ha fatto alcuna richiesta al Governo per l’inserimento del progetto Dall’Ara nel PNRR. L’iter per l’avvio del progetto era dunque concluso già prima dell’arrivo della pandemia.
L’Artemio Franchi di Firenze è invece un progetto da considerarsi “nuovo”, il sindaco Nardella ha chiesto il finanziamento anche e soprattutto perché il Franchi ha da tempo necessità di rifare il proprio look. In questo senso, la rinuncia totale della Fiorentina a contribuire al progetto, arrivata come un fulmine a ciel sereno nei mesi scorsi, ha spinto il Sindaco del capoluogo toscano a muoversi totalmente in autonomia e dunque cercare soluzioni alternative per finanziare l’opera.

POLEMICHE TRA CANDIDATI – L’argomento Dall’Ara, nei giorni scorsi, è stato oggetto di discussione tra i vari candidati alla carica di primo cittadino. Se Isabella Conti ha detto a chiare lettere “Nessuna marcia indietro” sulla questione finanziamento al restyling, dall’altra Alberto Aitini, attuale assessore della giunta comunale, aveva espresso la necessità di ridestinare i 40 milioni al Welfare. In questo caso ci aveva pensato il collega di giunta, Matteo Lepore, assessore che tra le sue deleghe ha anche lo sport e anch’esso candidato a spazzare via ogni dubbio assicurando che il finanziamento per i lavori del Dall’Ara va avanti, senza dubbi.

 

Fonte: Giorgio Burreddu, Corriere dello Sport-Stadio

 

 

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