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Corriere dello Sport – Orsolini, lo Spezia per uscire dal letargo

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L’ultima gioia a febbraio con il gol nel derby contro il Parma vinto dai rossoblù per 3 reti a zero. Dopodiché una continua discesa di rendimento e di minutaggio con prestazioni incolore e una titolarità messa in discussione.

Questo il quadro degli ultimi mesi di Riccardo Orsolini con la maglia del Bologna. Numeri alla mano, appare evidente il periodo di appannamento dal quale il talento ascolano stanzia da un paio di mesi e in particolar modo fatica ad uscire. Nonostante il calo di rendimento il 7 rossoblù gode della stima di tutto l’ambiente rossoblù e soprattutto del CT Mancini che – seppur tenendolo relegato in panchina – lo ha convocato a fine marzo per i tre match delle Qualificazioni ai prossimi Mondiali.

Negli ultimi cinque turni di campionato SuperOrso è partito da titolare solamente sul campo del Crotone, nella trasferta vinta per 3-2, tra l’altro non incidendo particolarmente. Anzi, proprio chi è subentrato al suo posto – il danese Skov Olsen – ha siglato il gol-vittoria regalando così tre punti fondamentali ai rossoblù, bravi a rimontare il doppio svantaggio.
Contro Napoli, Sampdoria, Inter e Roma per il classe ’97 solo spezzoni di partita piuttosto inconsistenti che variano dai sei minuti contro i blucerchiati alla mezz’ora dell’Olimpico nell’ultima giornata. Così come inconsistente risulta essere il bottino raccolto fin qui in Serie A con 4 gol e 3 assist in 26 presenze. Troppo poco per un calciatore che un anno fa era ormai promesso alla Juventus e che aveva attirato su di sé l’attenzione di vari top club. A Casteldebole risuonano ancora le parole al miele del direttore tecnico Walter Sabatini che in conferenza nel febbraio 2020 blindava l’esterno marchigiano: <<Orsolini non si vende per meno di 70 milioni>>.
Il calo di rendimento al quale è andato incontro il 7 rossoblù, oltre a metterne a rischio la convocazione al prossimo Europeo, ne ha svalutato ovviamente il costo del cartellino sceso attorno ai 20 milioni. Dal pressing del club di Agnelli per portare il calciatore a Torino si è passati all’interesse di squadre che stagnano a metà classifica come la Fiorentina di Rocco Commisso.

Un’involuzione netta quella di Orsolini che da titolarissimo e pedina inamovibile per Sinisa Mihajovic, nel girone di ritorno si è seduto regolarmente in panchina specialmente, complice l’exploit di Skov Olsen, il quale ha dimostrato – a detta dell’allenatore dei rossoblù – di <<essersi svegliato>> risultando decisivo in più occasioni tra gol, assist e giocate brillanti. In conferenza stampa il serbo ha provato a motivare e a spronare il 24enne attaccante italiano confidando in una sua reazione sul campo. Reazione che in termini di incisività purtroppo non è arrivata, nonostante grande determinazione ed intensità.

Oggi, in vista del match contro lo Spezia, in programma per domenica tra le mura amiche del Dall’Ara, salgono le quotazioni per vederlo in campo dal primo minuto. Con Skov Olsen non al meglio della condizione, l’ex Ascoli dovrà sfruttare al meglio la chance concessagli contro i liguri sfornando una prestazione degna dell’Orsolini per il quale dodici mesi fa impazzivano tifosi e società. Di certo, non solo quelli rossoblù.

 

Fonte: Corriere dello Sport, articolo di Giorgio Burreddu

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