Corriere dello Sport Stadio – Cosa serve al Bologna per fare il salto di qualità?

Esclusi i primi timidi 20′, di certo non si può dire che il Bologna, a Roma contro la Lazio, abbia giocato male. Anzi, se Soriano l’avesse messa dentro davanti al portiere ospite, probabilmente avremmo visto un’altra partita. Da ricordare poi che la Lazio è prima in classifica e, in casa, ha battuto sia Juventus sia Inter.

Come sottolineato da Claudio Beneforti nell’edizione odierna del “Corriere dello Sport-Stadio”, Mihajlovic ha costruito la propria squadra in maniera sublime e con un’identità forte, ma su questo non ci sono mai stati dubbi. Serve però qualcosa per fare un passo in avanti, servono degli investimenti da parte della società per far sì che la squadra possa davvero tentare il grande salto. Lo stesso concetto lo ha espresso Gasperini dopo la partita contro il Lecce, affermando come serva il mercato per fare un passo in più per lo Scudetto. Praticamente il concetto è lo stesso, al Bologna forse serve qualche ulteriore passettino per fare il salto per l’Europa. 

Servono sicuramente due difensori, e questa non è una novità. Lo sanno tutti, da Sabatini fino all’ultimo degli addetti ai lavori. L’identikit perfetto aveva portato la dirigenza a Ibanez, che in extremis però ha scelto la Roma. Tutto quindi rimandato a luglio, perché acquistare un calciatore solo per accontentare qualcuno non ha senso. Serve uno studio preciso per non sbagliare colpo. Le prossime operazioni di mercato dipenderanno da Tomiyasu e dalla sua posizione: se Miha lo dirotterà al centro servirebbe quindi solo un difensore centrale e un terzino destro.

Sicuramente servirà poi un altro attaccante: Barrow ha dato grande freschezza lì in avanti ma non basta, perché Palacio avanza d’età (e come avanza) e Santander non dà tutte quelle garanzie. C’è poi un problema di natura tattica e anche qui tutto dipenderà dalla posizione che Sinisa ha in mente per Musa: è chiaro che non lo vede come prima punta, servirà quindi un vero attaccante di razza che fino ad ora è mancato. Due problemi da risolvere quindi, con calma ma anche con la consapevolezza di essere sulla strada giusta per consegnare a Sinisa una squadra competitiva.

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