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Corriere di Bologna, Arnautovic unica certezza offensiva: Thiago Motta dovrebbe cambiare modulo?

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La terza sconfitta in campionato del Bologna pesa anche sulle spalle dell’attacco. In un breve editoriale di Alessandro Mossini per Il Corriere di Bologna, il giornalista analizza la partita contro la squadra di Zanetti, sottolineando le chiare debacle difensive, soprattutto in fase di impostazione, e le difficoltà a concretizzare dei rossoblù. Esordio amaro in panchina per Thiago Motta, che ha avuto per gran parte del secondo tempo pieno controllo della gara, esercitando un netto predominio sul campo, ancora una volta non concretizzatosi. A differenza delle prime sei gare di Serie A in questa stagione però, i rossoblù sono rimasti a lungo nella metà campo avversaria, mantenendo il possesso palla per oltre 14 minuti (quasi il doppio rispetto alle scorse uscite), ma ha tirato solamente tre volte nello specchio della porta, oltre ai due sfortunati pali colpiti sugli sviluppi di calci d’angolo.

Al termine della gara, sottolinea il giornalista, spicca il dato sugli Expected Goals proposto da Understat (ovvero l’algoritmo che misura l’incidenza offensiva): 1,78 xG, ovvero previsti quasi due gol. Eppure il Bologna non ha segnato. Inutile però cercare un unico colpevole: gli errori clamorosi di Arnautovic, Zirkzee ed Orsolini hanno inficiato negativamente sul risultato e condannato il Bologna ad un momentaneo sedicesimo posto in classifica. Al momento l’austriaco risulta però l’unica certezza in attacco: il centravanti ha segnato sei gol su sette della squadra, ovvero l’86 percento. Inoltre, il suo coinvolgimento in fase offensiva resta estremamente fondamentale anche in termini di impostazione, in quanto il nuovo allenatore utilizza spesso gli esterni per arrivare portare l’attaccante alla conclusione.

Ora Motta dovrà risolvere diversi problemi, sia dal punto difensivo (il Bologna ha sempre subito gol in queste prime uscite) sia dal punto di vista offensivo, ed una prima modifica potrebbe arrivare da un primo cambiamento di modulo. La domanda è: il Bologna può permettersi il 4-2-3-1, attaccando con molti uomini, rischiando così ulteriormente in fase difensiva? All’allenatore il compito di risolvere il rebus, nella speranza che possa risolversi nelle prossime settimane.

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