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Corriere di Bologna – Arthur Theate, l’identikit del nuovo gioiello del Bologna

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La prima firma alla “Scala del calcio”, nel finale, in una partita storta per il Bologna. La seconda, invece, in casa, al Dall’Ara, per un successo importante degli emiliani contro una big del campionato.

Arthur Theate a soli 21 anni sta già conquistando la fiducia dei tifosi del Bologna, dopo aver convinto Sinisa Mihajlovic a puntare su di lui. Inter e Lazio sono le due vittime del giovane difensore belga, ma quello che conta maggiormente è la prestazione. Il Nazionale Under 21 dei Diavoli Rossi ha impressionato per personalità e forza fisica: può essere una delle soprese di questo campionato.

Theate, originario di Liegi, è un difensore centrale, che può giocare sia a due che a tre e nella sua giovane carriera si è adattato anche come terzino sinistro. Di piede mancino, è alto 1 metro e 91 ed è molto forte nel gioco aereo, come testimoniano i due centri già collezionati in questa Serie A TIM. Abile in marcatura e nell’anticipo, ha tutte le qualità tecniche del difensore moderno. Vispo, pimpante, rampante: un ragazzo che può davvero stupire.

Il Bologna lo ha prelevato in estate in prestito con obbligo di riscatto fissato a cinque milioni dal club belga dell’Ostenda, l’unico con il quale ha disputato un campionato professionistico. Cresciuto nel settore giovanile di Genk e Standard Liegi, nel 2020 è stato dalla società delle Fiandre Occidentali, con cui ha giocato 40 partite nelle ultime due stagioni, segnando anche cinque gol.

Ha fatto tutta la trafila nelle giovanili della Nazionale del Belgio, dall’Under 15 all’Under 21, con cui sta giocando le qualificazioni al prossimo Europeo.

Mihajlovic ha già chiarito di voler puntare su di lui. Nella difesa a tre vista contro la Lazio Theate si è messo in luce come terzo marcatore di sinistra, trovandosi a meraviglia con Aaron Hickey, che giocava da quinto da quel lato. In una difesa a tre, con licenza di staccarsi e avanzare può diventare decisivo, considerando le ottime doti fisiche. E ovviamente attenzione alle palle inattive, dove ha già dimostrato di poter incidere.

Il Bologna ci ha puntato molto, visto che à stato designato come erede di Tomiyasu, che è andato all’Arsenal. Per adesso ha collezionato tre presenze, ma se trova continuità ha anche chance di giocare stabilmente nell’11 titolare.

Essendo di fatto l’unico centrale difensivo mancino che ha il Bologna, ci sono diverse possibilità di vedere questo ragazzo belga tra i nuovi pilastri degli emiliani in questa Serie A TIM.

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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