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Corriere di Bologna – Beppe Savoldi: “Con Arnautović finalmente è tornato il vero centravanti”
Beppe Savoldi, grande attaccante della storia rossoblù, ha parlato al “Corriere di Bologna” della stagione appena iniziata e degli acquisti fatti dalla dirigenza: “Vedo un gruppo più o meno uguale rispetto a quello della passata stagione. Forse in un reparto c’è qualcosa in più e in un altro qualcosa meno, ma credo che la squadra possa raggiungere salvezza tranquilla mentre sarà complicato arrivare tra le prime otto. Ora è presto per dare giudizi, ma mi aspetto una stagione senza preoccupazioni importanti ma al tempo stesso senza particolari ambizioni, se non quella di prendersi qualche soddisfazione”.
Su Marko Arnautovic: “E’ quel prototipo di centravanti alla vecchia maniera che fa la differenza. Lui, come Lukaku e Dzeko, non ha solo il fisico ma anche la tecnica, come i centravanti di una volta: è un cambio importante e un ritorno al centravanti, rispetto agli ultimi anni”. Qualche giorno fa ricordavo, insieme a un amico, un vecchio Genoa che aveva come centravanti Skuhravy e al suo fianco uno più guizzante come Aguilera: come lo schema dell’Inter dello scorso anno. Ora si parla di zona integrale, possesso e giro palla che a volte non è efficace: adesso il gioco è cambiato, non so sin che modo ma si sta riscoprendo il centravanti”.
Sulla cessione di Tomiyasu: “Il Bologna perde molto, il giapponese mi piaceva e aveva fatto benissimo: sa giocare in diversi ruoli, è un elemento eclettico e molto capace. Mi aveva impressionato molto e non solo a me, infatti è andato a giocare in Premier League”.
Sulla linea verde rossoblù: “Condivido questa politica dei giovani, credere in chi potrebbe avere prospettiva è un’ottima scelta. Questi ragazzi bisogna aspettarli un paio d’anni, senza perdersi d’animo se commettono qualche errore: certo, al terzo anno di A devono dimostrare delle qualità con costanza, altrimenti forse c’è stata qualche scelta sbagliata, da un lato o dall’altro”.
Sulle aspettative di quest’anno: “Mi aspetto molto da Soriano, è il calciatore che alla fine fa la differenza: da lui devi aspettarti una scintilla”.
Fonte: Corriere di Bologna, Alessandro Mossini
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