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Corriere di Bologna – Bologna, sforato l’indice di liquidità: ora serve l’intervento di Saputo

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Stop provvisorio, in vista dell’intervento della proprietà. Così si può riassume la situazione del Bologna, all’indomani della diffusione dei dettagli all’interno della lettere che l’AD della Serie A, Luigi De Siervo, ha inviato ai 20 club di A comunicando loro che la situazione di 14 club su 20 è regolare, mentre per altri 6 prima di intervenire ufficialmente sul mercato sarà necessario sistemare la voce “indice di liquidità”. Tra le sei società non a norma con questo parametro c’è dunque anche  il Bologna, che dunque dovrà attendere l’intervento di Saputo per condurre la campagna acquisti invernale senza problemi.

CHE COSA È L’INDICE DI LIQUIDITÀ – Introdotto nel 2015 dalla FIGC, l’indice di liquidità è un parametro di controllo che misura il rapporto tra passività e attività nei conti del club. Il risultato del rapporto tra queste due principali voci del bilancio deve rispettare un parametro minimo che fino alla passata stagione era fissato tra 0,7 e 0,8, mentre nella attuale stagione per effetto delle difficoltà legate al covid è stato allentato a 0,6. Non abbastanza per il Bologna e altre 6 società di Serie A (Sassuolo, Genoa, Cagliari, Lazio ed Empoli) per essere libere di lavorare sul mercato in questa sessione invernale.

RIMEDI – Dal Bologna fanno sapere che si tratta di una situazione nota, dovuta al pagamento di stipendi e contributi ai propri dipendenti in maniera puntuale. Era dunque previsto un intervento della proprietà per rimediare a questa situazione. Lo stop alle operazioni di mercato, imposto dalla CoViSoc, può essere dunque rimosso in qualsiasi momento con diversi interventi: un aumento di capitale, un finanziamento dei soci, un versamento diretto in conto perdite o la cessione di un calciatore. Interventi che, nel corso di questi mesi, sono stati messi in atto da diverse società come la Juventus che ha sistemato qualsiasi situazione tramite un aumento di capitale, la Lazio che già in estate aveva subito lo stop e aveva atteso la cessione di Correa all’Inter per ufficializzare operazioni di mercato già concluse da tempo oppure come farà il Sassuolo che rimuoverà il proprio blocco una volta annunciato ufficialmente l’addio di Boga, diretto all’Atalanta per 22 milioni di euro. Insomma, i rossoblù dovranno intervenire e quello che sembra più probabile in casa Bologna è l’intervento diretto della proprietà con Saputo che immetterà 10 milioni direttamente nelle casse del club.

SITUAZIONE MERCATO – La risoluzione di questo stop tramite intervento diretto della società sarà importante per sbloccare il mercato e gestirlo nella maniera preventivata. I rossoblù potranno continuare a perseguire i loro obiettivi, senza dover cedere alle lusinghe per i suoi big. È il caso di Mattias Svanberg, il cui contratto in scadenza nel 2023 non verrà probabilmente rinnovato, e attende le mosse di qualche big per muoversi verso la cessione. A Bologna però non c’è fretta, e con l’indice di liquidità sistemato, la società potrà concentrare il proprio mercato in uscita sulle cessioni già preventivate, come quella di Skov Olsen su cui ci sono Hertha Berlino e Copenhagen o quella di Federico Santander, in partenza oramai da diverse stagioni, e col Cerro Porteno pronto a riportarlo in patria, in Paraguay.

 

 

fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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