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Corriere di Bologna – E’ il popolo giallorosso a non volere Sinisa

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E’ l’ultimo week end di riflessione, l’ultimo fine settimana di attesa: l’ora delle grandi decisioni è in arrivo, per la panchina rossoblù. E in prima posizione rimane il nome del tecnico serbo, quel Sinisa Mihajlovic che ha compiuto un autentico miracolo sotto le due torri, rianimando un “dead man walking” e portandolo a finire al decimo posto nella classifica di serie A. Ma lo stesso tecnico ha chiesto dieci giorni di riflessione, tempo necessario per capire se da altre parti ci potevano essere strade a lui più confacenti, più adeguate alle sue attuali ambizioni. Tutto ciò è legittimo, soprattutto dopo l’impresa riuscita in questi ultimi 4 mesi con il Bologna. Ma le alternative, quelle vere, si sono complicate: a Roma, la società giallorossa che vorrebbe il serbo sulla sua panchina (Totti dixit, ndr) ha avuto una forte e negativa reazione da alcune frange dei gruppi organizzati (in primis “Magliana” e “Fedayn”) all’ipotesi Mihajlovic, tanto da far trovare striscioni in città di “malvenuto” al tecnico di Vukovar., con frasi irriguardose nei confronti soprattuto dell’uomo Sinisa. Stando ai si dice, il tecnico sarebbe tentato lo stesso ad intraprendere questa strada, pur col volere contrario della tifoseria, che in lui vedono una bandiera biancoeleste (lo stesso allenatore ha sempre professato simpatie per la Lazio, ndr). La società rossoblù quindi, in attesa delle ‘eventuale scelta di Mihajlovic, si prepara un piano B (Giampaolo, anche lui però in pole position per la panchina del Milan) e un piano C (quell’Aurelio Andreazzoli che ha lasciato un Empoli in B, ma che ha fatto vedere di saper impostare le sue squadre con un gioco piacevole e dichiaratamente offensivo). La settimana prossima scadono i termini e l’ora delle scelte arriverà: dopodiché sarà solo Calciomercato.

 

(Fonte Alessandro Mossini – Corrbo)

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