Corriere di Bologna – I rossoblù conquistano un ottimo punto a San Siro

Si scrive settimo punto in 11 giornate, ma si legge grande prestazione contro la capolista. Il pareggio a San Siro è un risultato importantissimo per i rossoblù: una partita dura, a tratti sofferta, ma sempre ben gestita dagli uomini di Mihajlovic. Il Bologna è riuscito a strappare un punto in casa della prima della classe (non accadeva dal 2016: 0-0 contro la Juventus), e, come scrive Alessandro Mossini sul Corriere di Bologna, “ha dribblato il ruolo di potenziale vittima sacrificale per assumere quello di guastafeste”.

Per fare questo c’è voluta una prestazione solida di tutta la squadra: da Medel, che come sempre si è visto non tirarsi mai indietro, a Barrow e Arnautovic, sempre pronti a ripartire, fino alle parate di Skorupski, che può festeggiare il suo decimo clean sheet stagionale. Ottime notizie, finalmente, anche dai nuovi acquisti: Kasius, subentrato all’acciaccato Hickey, e Aebischer, partito titolare e autore di un’ottima prova.

Merito speciale va dato anche all’allenatore e al suo staff: con il 3-5-2 la squadra ha retto decisamente meglio, costringendo il Milan ad accelerare nei minuti finali vista la necessità di vincere. Lo dimostrano i 33 tiri totali, dove solo 7 hanno raggiunto lo specchio della porta. Non sono tardate ad arrivare le parole di Mihajlovic, che nel dopo partita si è congratulato con i suoi ragazzi: “Credendoci di più avremmo anche potuto vincerla. Sono orgoglioso di voi”

Riguardo agli infortuni: sospiro di sollievo per Barrow, uscito lunedì sera per crampi e per un taglio sulla caviglia, non sembra comunque in dubbio per la partita contro la Sampdoria. Niente di grave anche per Hickey e Dijks, anche loro usciti per crampi. Per quanto riguarda Medel, dopo il brutto taglio a seguito dello scontro con Ibrahimovic sono stati applicati alcuni punti sulla palpebra destra, e dovrebbe essere regolarmente in gruppo già domani.

Si festeggia anche l’imminente rientro di Dominguez, da ieri in gruppo con i compagni dopo due mesi e mezzo dall’intervento alla spalla.
Tutti pronti per il rush finale.

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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