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Corriere di Bologna – Il nuovo stadio sarà pronto per il 2027, in occasione del centenario

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Il progetto “nuovo Dall’Ara” è ormai in cantiere da diverso tempo. Finalmente sembrano esserci delle date per la costruzione, ambiziosa ma non impossibile: il Bologna punta ad inaugurarlo nel 2027, in coincidenza con il centenario dello stadio battezzato il 31 ottobre 1926 da Benito Mussolini. La prima partita giocata in questo terreno fu Italia Spagna, nel 1927. Oggi, l’obiettivo del club è di ridisegnare e produrre in circa 4 anni e mezzo un impianto innovativo ed all’avanguardia, che al contempo riesca però a mantenere l’unicità e l’iconicità dei propri simboli, come la Torre di Maratona.

La ristrutturazione strizza l’occhio anche alla candidatura ad ospitare gli Europei del 2032, che la UEFA assegnerà ufficialmente a settembre e per cui la società si è fatta avanti con buone possibilità, salvo però la necessaria ricostruzione di uno stadio ormai obsoleto. Il Bologna ed il Comune quindi investiranno nel progetto circa 170 milioni di euro complessivi. Dopo i numerosi rinvii e modifiche, qundi, dovremmo essere alla stretta finale, come ha fatto sapere lo stesso club. Entro giugno la documentazione dovrebbe essere pronta ed a settembre, salvo imprevisti, si apriranno le gare per i lavori. Nel gennaio 2024 è intanto previsto l’inizio della costruzione dell’impianto temporaneo, simile a quello utilizzato oggi dal Cagliari, che dovrebbe essere pronto nel 2025 e ospitare i rossoblù per due stagioni. Il costo di questa operazione provvisoria si aggira intorno ai 15 milioni di euro ed, una volta pronto, la squadra potrà ufficialmente lasciare lo stadio e i lavori di ristrutturazione, affidati all’architetto Gino Zavanella, potranno cominciare, in tempo per il centenario.

Attorno alla costruzione ci sono ancora diverse incognite: se l’Italia dovesse riuscire ad ospitare gli Europei del 2032, potrebbero arrivare nuovi fondi. Il tutto è subordinato da una legge di governo proposta dall’ex premier Draghi, che era intenzionato a stanziare fondi per l’ammodernamento degli impianti calcistici, e che potrebbe essere oggi ripresa.

Fonte: Corriere di Bologna

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