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Corriere di Bologna – La doppia faccia della difesa

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Come riportato da “Il Corriere di Bologna” nell’articolo di Alessandro Mossini, il Bologna è  emerso in questo girone di andata per via del record di 27 punti. Per arrivare a questo obiettivo, i rossoblù si sono serviti dell’antitesi del dogma “la miglior difesa è l’attacco”, ribaltando il concetto in “il miglior attacco è la difesa”.                                                                                                                                                       Ci concentriamo su questo concetto per due ragioni fondamentali, la prima riguarda l’equilibrio tattico che il passaggio ad una difesa a tre – dopo il pesante tonfo vissuto ad Empoli per 4 a 2 – che ha giovato alla squadra, la seconda invece è più tangibile e si riferisce ai diversi gol segnati dalle pedine di questo reparto. Dopo lo spettacolare gol di Aaron Hickey al Mapei la quota delle reti segnate dal reparto difensivo felsineo è arrivata a 9 su 27, praticamente un terzo dei totali.

Lo scozzese è primo del reparto a 4 reti, seguito da Lorenzo De Silvestri a 3 e Arthur Theate a 2.                                                             Il terzino aveva già avuto emozioni forti qui lo scorso anno, quando si è reso protagonista di un’espulsione e di una lussazione alla spalla, ma nell’ultima giornata il suo rapporto con questo stadio deve essere radicalmente cambiato, dal momento che ha messo a segno probabilmente il gol più bello della sua breve carriera. È il quarto gol su cinque timbrato con il suo “piede debole”, ovvero il destro. O almeno dovrebbe esserlo.                                                                                                                                                                                    

Con questo ultimo gol il terzino scozzese sale a 4 reti in campionato, terzo marcatore della sua squadra dopo Marko Arnautovic ( 6 gol ) e Musa Barrow ( 5 gol ). Il classe ’2002 viene annoverato tra i sette difensori che hanno segnato almeno quattro gol nei cinque maggiori campionati d’Europa. È accompagnato nella Serie A da Criscito con 5 gol ( ma tutti su rigore ) e Cuadrado, 4 ( oscillando il suo ruolo da terzino ad ala offensiva ) . Il bolognese è però l’unico tra questi ad essere nato dopo il 2000.                                                                                       È importante anche sottolineare che nell’ultima sfida contro il Sassuolo è arrivato un altro clean sheet, il settimo di questa stagione, che mancava dall’ottimo risultato raggiunto contro la Roma al Dall’Ara tre settimane fa. Contributo fondamentale ha dato Lukasz Skorupski con le sue parate, specialmente su Scamacca sullo 0-0 e su Berardi sullo 0-2. Sette porte inviolate su diciannove gare significa quasi la metà delle partite senza subire gol e se pensiamo che è praticamente la stessa squadra che raggiunse il record negativo di 41 turni di gara consecutivi subendo sempre gol nella scorsa stagione, è evidente un radicale cambio di atteggiamento. Solamente 3 squadre, Napoli (10), Inter ( 9 ) e Juventus ( 8 tra cui 4 nelle ultime 5 ) hanno tenuto le loro porte intonse più volte del Bologna e questo veicola il turning point che ha segnato il miglioramento della squadra di Sinisa Mihajlovic.                                                                                          

Basandosi sulle cifre si nota come il dato delle reti subite è sull’onda degli scorsi campionati – 31 in questa metà campionato e 65 nelle ultime due stagioni complete – ma analizzando le varie fasi della stagione è palese un cambio repentino dopo Empoli. Fino a quella partita infatti i rossoblù hanno subito 14 gol in 6 gare, dando vita ad una media di 2,3 gol presi a partita, mentre dopo il passaggio al 3-4-1-2 le  reti incassate sono 17 in 13 match, abbassando quindi di un punto la media gol e portandola a 1,3. Concludendo, quindi, possiamo affermare che è molto visibile l’approccio della squadra, attraverso un Medel in stato di grazia e gli apporti concreti dei difensori in zona gol. Il Bologna ha raggiunto un traguardo molto importante nonché un record nella sua storia e nel 2022 può davvero a sognare in grande, accompagnato dalla leggerezza che caratterizza questa squadra e questa città.

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