Corriere di Bologna – Le disposizioni del club Rossoblù

Nella data di ieri il Bologna FC ha sospeso tutte le attività per una settimana. Gli atleti rossoblù hanno quindi ricevuto indicazioni dettagliate sui comportamenti e le precauzioni da adottare durante questo lasso di tempo. Infatti, oltre alle ormai ripetute avvertenze delle istituzioni, ai giocatori del Bologna è stato fortemente raccomandato di non abbandonare il proprio domicilio ed evitare rientri presso le proprie residenze.
L’eccezione Siniša. Viste le delicate condizioni del tecnico rossoblù, in attesa della riapertura delle attività, è stato ritenuto opportuno farlo tornare a Roma dalla famiglia.

La ripresa degli allenamenti è fissata per la giornata di giovedì 19. In seguito, si saprà se i campionati potranno riprendere. 
I giocatori petroniani, oltre ad aver premura nei confronti del coronavirus, dovranno continuare ad allenarsi in previsione di un eventuale prossimo rientro. I tecnici dello staff – consapevoli della chiusura di molte strutture adibite al mantenimento sportivo – hanno contattato i calciatori per l’assegnazione di programmi atletici leggeri. Questi prevedono stretching e corsa.

Al centro tecnico di Casteldebole, nel frattempo, il panorama risulta alquanto deserto. Già a partire dalla scorsa settimana – ai dipendenti che solitamente non sono a contatto diretto con la squadra – sono state concesse modalità di lavoro smart, direttamente da casa. Ad oggi tutti i membri dello staff risultano lavorare presso le proprie dimore.
L’unico rimasto in struttura è il responsabile del centro, Roberto Tassi. Occorreva infatti che qualcuno rimanesse operativo per la cura dei campi da calcio e di altre piccole attività manutentive. 

La situazione Nazionali risulta ad oggi in standby: i club stanno cercando di evitare che gli atleti della Serie A vengano convocati. Già tre rossoblù, ieri, hanno evitato il problema: Dominguez con l’Argentina, Medel con il Cile e Santander con il Paraguay.

Fonte: Corriere di Bologna – Alessandro Mossini

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