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Corriere di Bologna – Mihajlovic confermato, Fenucci commenta: “Decisione condivisa. Vogliamo crescere”

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Avanti con Sinisa Mihajlovic. È questo l’esito dell’incontro fiume avvenuto nella serata di lunedì tra il Presidente Saputo, l’AD Fenucci e proprio il tecnico Sinisa Mihajlovic. I tre sono andati a cena assieme e hanno potuto condividere idee e visioni sul futuro della squadra, un momento di confronto che ha portato alla decisione di andare avanti con l’allenatore serbo.

In realtà, la decisione è stata molto più lunga ed elaborata. Il Bologna era partito ormai due mesi fa con le riflessioni “a voce alta” del Presidente Saputo che, a mezzo stampa, aveva fatto sapere chiaramente di non essere contento dei risultati della squadra. I numeri a fine stagioni gli hanno dato ragione, perché i rossoblù con 46 punti e un 13o posto hanno chiuso la stagione in maniera simile alle tre precedenti fatte con Miha. Come è evidente, la rivoluzione pensata e voluta dal patron canadese si è compiuto solo nella direzione tecnica della società, con la scelta ancora non ufficiale per motivi burocratici di sostituire Riccardo Bigon con Giovanni Sartori. Situazioni e scelte che ha commentato e confermato l’AD Fenucci durante la cerimonia della consegna del Premio Bulgarelli (vinto dal bolognese Giacomo Raspadori, e dai Campioni d’Italia Sandro Tonali e Stefano Pioli): “La conferma di Mihajlovic? Sono cose che non si decidono in una cena, avevamo già parlato con l’allenatore e in questa seconda riunione con lui abbiamo voluto valutare insieme a Saputo l’andamento dell’annata, tra cose buone e altre inferiori alle aspettative. C’è stata una condivisione del progetto futuro: Mihajlovic era molto convinto di andare avanti per questa strada, quindi non c’era nulla da decidere, ma solamente da chiarire come proseguire”.

Quella riportata da Fenucci è una dichiarazione molto diplomatica. L’AD, infatti, ha voluto stemperare la situazione poiché dopo le prime dichiarazioni di Saputo l’idea forte nel Bologna sembrava quella di compiere una rivoluzione totale e oltre al DS, sarebbe stata in bilico anche la panchina dell’allenatore serbo. Tuttavia, le valutazioni della dirigenza e Saputo in primis hanno portato il Bologna ad aggiustare il tiro e cambiare solo il DS. Un cambiamento che nella visione dell’attuale AD, al netto dei costi (5 milioni) di un eventuale esonero di Mihajlovic, porterà più benefici di quanti ne avrebbe portato un cambio in panchina.

Ora sta a Mihajlovic invertire la rotta e ridare animo ad un ambiente diventato apatico, a causa della lunga serie di stagioni terminate in maniera molto simile. Per farlo, il nuovo di DS ripartirà dall’organico attuale, privo dei soli giocatori che il Bologna dovrà vendere per situazioni createsi in sede di mercato, come sottolinea Fenucci: “La filosofia non è far partire i giovani, ma farli crescere per essere competitivi. Siamo in una situazione finanziaria invidiabile e abbiamo una proprietà forte, per cui non c’è necessità di vendere calciatori se non in condizioni particolari. Vogliamo crescere sotto il profilo sportivo e lo abbiamo dimostrato operando pochissime cessioni, tanto che lo scorso anno l’unica importato è stato Tomiyasu. Vogliamo dare soddisfazioni crescenti ai nostri tifosi”.

 

fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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