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Corriere di Bologna – Mihajlovic sfida la Juve, sul piatto il futuro di entrambi
Bologna—Juventus, in scena domenica sera e valida per la trentottesima giornata di Serie A, assume per Sinisa Mihajlovic le sembianze della prima mossa in vista della prossima stagione. Le tessere del domino appaiono allineate da tempo e la sceneggiatura del campionato più equilibrato ed entusiasmante del decennio ha riservato la mossa decisiva per l’ultima giornata.
Con le sorti di Andrea Pirlo che dopo una sola stagione al timone della Vecchia Signora sembrano segnate, la panchina della Juventus appare vacante per la terza estate consecutiva. Se nemmeno un piazzamento in Champions League pare poter valere la conferma del tecnico bianconero, certamente il rango della competizione europea a cui parteciperà la squadra nella prossima stagione andrà a stabilire il ceto del futuro allenatore della Juventus.
Qua si inserisce per la prima volta Mihajlovic, in qualità di tecnico del Bologna. I rossoblù potranno essere l’ago della bilancia della stagione bianconera: fermare la Juve significherebbe negarle l’accesso alla prossima Coppa dei Campioni, indipendentemente da quanto accadrà sui campi di Bergamo e Napoli.
La retrocessione in Europa League andrebbe a depennare il nome di Zinedine Zidane dalla lista dei possibili successori di Pirlo. La prima motivazione è meramente pecuniaria: senza il tesoretto derivante dalla qualificazione al massimo torneo continentale l’ingaggio del francese, che orbita intorno ai dieci milioni di euro, risulterebbe insostenibile. In aggiunta vi è il fattore legato allo status acquisito dall’attuale tecnico del Real Madrid: dopo aver alzato tre volte la coppa dalle grandi orecchie Zidane considera la Champions League il proprio ambiente naturale; difficilmente accetterebbe l’idea di non prenderne parte.
Con la premessa del mancato aggancio al quarto posto lo scenario si amplierebbe richiamando in corsa varie candidature, fra cui spicca quella di Mihajlovic. Già due volte in passato, prima dell’approdo a Torino di Massimiliano Allegri nel 2014 ed in seguito al suo divorzio con la Juve nel 2019, il profilo dell’allenatore serbo ha tentato i vertici bianconeri.
L’intreccio di un campionato che mantiene i tifosi con il fiato sospeso fino all’ultima settimana prevede l’incontro tra il Bologna di Sinisa e la sua possibile prossima squadra proprio come atto conclusivo. La sfumatura più seducente risiede proprio nel fatto che affondare i bianconeri domenica sera consentirebbe al tecnico serbo di aumentare le proprie quotazioni in vista dei ballottaggi delle prossime settimane alla Continassa.
Il Bologna da parte sua è chiamato a riscattare nell’ultima uscita stagionale un finale di campionato decisamente sotto alle aspettative societarie. Una volta accantonata la tenebrosa prospettiva di rimane risucchiati nella spirale della lotta per la salvezza i rossoblù hanno sollevato il piede dall’acceleratore. I risultati ne sono diretta e naturale manifestazione: una sola vittoria nelle scorse nove giornate.
Archiviata l’ultima pratica dell’anno, a Casteldebole sarà tempo di progettare la prossima stagione con il presidente Joey Saputo atteso in città per dettare le linee guida del futuro rossoblù. Il primo nodo da sciogliere sarà quello legato alla panchina ed alla permanenza o meno di Mihajlovic. Sinisa è legato al Bologna da altri due anni di contratto, ma la sua tessera è schierata in linea nel domino delle panchine che comprende numerose squadre di Serie A.
Il primo colpo che provocherebbe una caduta a catena potrebbe infliggerlo il suo Bologna domenica sera nella cornice del Dall’Ara, infrangendo le ambizioni della Juventus. Magari, chissà, sarà proprio lui a doverne raccogliere i cocci a settembre.
Fonte: Il Corriere di Bologna, Alessandro Mossini
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