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Per il post Motta due nomi su tutti: Italiano e Sarri (Corriere di Bologna)
Il Bologna non si farà trovare impreparato al sempre più probabile addio di Thiago Motta. Ecco chi sono i profili che interessano a Casteldebole
Il momento che tutti i tifosi rossoblù temevano ma che, soprattutto negli ultimi mesi, si aspettavano si sta avvicinando sempre di più: l’addio di Thiago Motta alla panchina del Bologna. Benché non ci sia ancora nulla di ufficialmente concluso, la Juventus (che nel frattempo ha esonerato Massimiliano Allegri per i suoi comportamenti, che non sarà in panchina nel match bolognese di lunedì prossimo) ha avanzato all’italo brasiliano un contratto triennale da 3,5 milioni netti.
Certo è che a Casteldebole non si faranno trovare impreparati, soprattutto con una stagione impegnativa, importante e storica come la prossima.
I due profili favoriti per il dopo-Motta
Tra la pletora di nomi papabili ce ne sono due che da diversi giorni sembrano essere quelli maggiormente probabili. Sono due italiani, uno è Vincenzo Italiano, l’altro Maurizio Sarri.
Vincenzo Italiano, 46 anni, tecnico della Fiorentina, ha una recentissima e importante esperienza nelle coppe europee. Nelle ultime due stagione infatti, Italiano ha portato e poi guidato la Viola a tre finali tra Coppa Italia e Conference League; risulta quindi un profilo appropriato ad un Bologna versione europea che avrà il doppio impegno Serie A e Champions League.
Maurizio Sarri ha un profilo molto diverso rispetto a quello del più giovane tecnico della Fiorentina. Sarri, 65enne, ha un passato illustre con diverse vittorie all’attivo e dopo aver traghettato la Lazio al secondo posto nella passata stagione ora è alla ricerca di una panchina. Nonostante sul mercato estero abbia molte opzioni, Sarri preferirebbe rimanere in Italia, così da chiudere i suoi ultimi 2-3 anni da allenatore.
Gli altri nomi
Non solo Italiano e Sarri. Le uniche squadre del nostro campionato che sono certe della riconferma dei propri tecnici sono l’Inter di Inzaghi, la Roma di De Rossi e la Lazio di Tudor. Per il resto, Gasperini, Pioli e altri giovani come Palladino, sono attenzionati da diversi club. Anche Francesco Farioli, 35enne allenatore del Nizza, piace molto al Bologna, come Mattia Croci Torti del Lugano.
Un fatto è certo: il Bologna non si farà trovare impreparata in quella che sarà una delle stagioni più importanti e prestigiose della storia rossoblù.
Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna
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