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Corriere di Bologna – Taglio stipendi, il Bologna studia la Premier League
L’articolo in uscita su Corriere di Bologna a firma Alessandro Mossini, fa il punto della situazione sul capitolo stipendi. In attesa di capire se, quando e come si riprenderà a giocare, le società cercano di diminuire le perdite siglando accordi per le modifiche degli stipendi Juventus e Roma hanno già fatto questo passo, pressate dal fatto che sono società quotate in borsa ma anche il Bologna si è iniziato a muovere ed in settimana vi sono stati i primi contatti tra Claudio Fenucci e gli uomini più rappresentativi dello spogliatoio.
Il tempo c’è, lo dimostra il fatto che la ripartenza degli allenamenti il 4 Maggio non è più scontata ed il Bologna stesso ha concesso ulteriori giorni ai giocatori che non sono attualmente in Italia, ma ovviamente il club vuole trovare l’accordo in tempi ragionevoli, reputandolo comunque un passaggio fondamentale.
Vi sono allo studio varie strade. Il modello Juventus/Roma vede quattro mensilità saltate se non riprende, oppure spalmate nella stagione successiva se si conclude il campionato, ma il Bologna ragiona più su un modello stile Premier League, con un taglio percentuale spalmato su più mensilità, senza così bloccare l’intero ingaggio di alcuni mesi facendo comunque arrivare sempre liquidità ai giocatori. In Inghilterra la proposta è stata quella di un taglio del 30% degli ingaggi, ma per ora tra le BIG solamente l’Arsenal ha raggiunto un accordo, per altro con una percentuale del 12,5% anziché del trenta. Ma tra le piccole, sono varie quelle che sono riuscite a trovare un accordo senza blocco di mensilità e con un taglio spalmato su tempi più lunghi. Va detto che in Premier League, tecnici e dirigenti sono stati i primi a tagliarsi gli ingaggi, dando quindi il buon esempio ai calciatori. Il Bologna proverà a seguire la strada inglese, probabilmente anche da questo punto di vista.
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