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Cremonini al Dall’Ara: uno spettacolo a tinte rossoblù – Video e foto – 27 giu

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Si è presentato a luci quasi spente, uscendo da una botola che ormai era l’unico ostacolo tra lui e il suo pubblico. 40 mila cuori col fiato sospeso ad aspettare il loro idolo, che ieri si è preso il Dall’Ara, casa sua.

“Buonasera casa mia, benvenuti nel miglior scenario possibile”, si apre con le note di “Possibili scenari” il concerto di Cesare Cremonini tra le mura amiche dello stadio Renato Dall’Ara, vestito a festa per l’occasione.
Una serata all’insegna della bolognesità, una serata che mancava da 40 anni, quando su quel palco salirono Guccini e Dalla. E’ proprio quest’ultimo il più ricordato dal pubblico, che già fuori dallo stadio cantava “Caro amico ti scrivo” e “Piazza Grande”. Cesare con uno straordinario pezzo piano-voce, ha messo in scena la meraviglia de “L’anno che verrà”, con tutto lo stadio che lo seguiva intonando le note del grande Lucio.
“E’ così splendido tornare a casa e così difficile allo stesso tempo”, ha detto l’artista felsineo, che è stato aiutato e abbracciato dal suo pubblico “Io vorrei venire lì in mezzo con voi”.

Torniamo alla bolognesità, e al Bologna FC, che ha giocato sempre un ruolo importate nella sua vita. Fin da piccolo tifoso del Bologna (“C’è ancora lì sul pianoforte una sciarpa rossoblù”), veniva allo stadio proprio dove ieri ha dato spettacolo, a vedere i suoi beniamini, tra cui quel Roberto Baggio citato in “Marmellata #25”, cantata per l’occasione indossando la nuova maglia rossoblù, presentata dal Club poche ore prima. Cesare è stato il primo testimonial, sintomo che tutta Bologna ha riconosciuto in lui il vero punto fermo della musica petroniana, e il Cè ne da una dimostrazione continua.
In “Latin Lover” si è lasciato andare a un “Bologna baciami adesso se puoi”, ma spettacolari anche le esibizioni dei nuovi singoli come “Nessuno vuole essere Robin” o di quelli storici e indimenticabili (citarne solo alcuni sarebbe ingiusto).

Immancabile infine un richiamo ai colli bolognesi, che ieri lo hanno avvolto insieme a San Luca, che dominava la scena dietro al palco. Ed ecco quindi “50 Special”, cantata ovviamente sventolando una bandiera rossoblù, alzata come un trofeo a metà pezzo, sottolineando ancora il suo attaccamento a Bologna e al Bologna.

Una serata splendida, a tinte rossoblù: “Oggi per me ha un significato immenso, ho scritto qui tutte le mie canzoni e continuerò a farlo, questa città è tutta la mia vita”.

Ci rivedremo in giro Cesare!

 

Video e foto: Agnese Gualandi e Federica Belluzzo

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