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Da L’Aquila al Pavia: la Coppa Italia è ancora fatale per il Bologna – 15 ago

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Un anno dopo è ancora una formazione di Lega Pro ad eliminare il Bologna. Lo scorso anno fu L’Aquila che, addirittura, si impose al Dall’Ara con il risultato di 1-2. Ieri al Menti, e di fatto in campo neutro, il Pavia di Marcolini ha avuto la meglio sui rossoblu. Campanello d’allarme? Indubbiamene si, se si considera che tra una settimana esatta c’è la Lazio dell’ex Pioli. Il non gioco espresso dagli uomini di Delio Rossi sembrava quello del Bologna lopeziano contro l’Aquila. La palla girava in maniera lenta ed era evidente la difficoltà dei rossoblu nel costruire un’azione degna di tale nome. Il portiere del Pavia, di fatto, ha festeggiato ferragosto in anticipo visto che è stato impegnato solo in due occasioni. Con L’Aquila non erano bastati i 90 per decidere la gara e alla fine ci aveva pensato De Sousa a regalare la vittoria agli abruzzesi nei supplementari. Rispetto ad un anno fa, sono tre i giocatori che erano in campo anche con L’Aquila, si tratta di Ferrari, Oikonomou e Cacia. Creare un paragone con lo scorso anno può sembrare ingeneroso, ma in realtà non lo è. Il Bologna sceso ieri era troppo, e preoccupantemente simile a quello eliminato in Coppa dagli abruzzesi. Una squadra senza idee e anche senza gioco: questo il fil rouge che lega questo Bologna a quello dello scorso anno. Oggi come un anno fa la squadra è ancora incompleta e questo è un dato di fatto ma, dall’altra questo fatto non deve essere un’attenuante visto che si affrontava una squadra che gioca due categorie più giù dei felsinei. La questione qui è anche mentale: l’atteggiamento di una squadra che si appresta a disputate il massimo campionato.nella prossima stagione non può essere quello. L’unico che è entrato in campo con la giusta mentalità è stato Diawara ed è forse questa la vera,e forse l’unica, nota positiva di una serata da dimenticare. Come dite? Il paragone con la scorsa stagione non c’è per alcuni aspetti? Avete decisamente ragione. Per ciò che riguarda l’aspetto societario è cambiato tutto, e menomale.

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