Bologna FC
Dallinga: «Sono in un grande Club. Andiamo a giocare la Champions League»
Le parole del nuovo attaccante del Bologna, Thjis Dallinga, accompagnato in conferenza stampa dall’AD Rossoblù, Claudio Fenucci
Oggi è stato il giorno del nuovo attaccante Rossoblù, Thjis Dallinga. L’olandese, alle ore 15:45, si è presentato nella sala stampa del ritiro di Valles per la conferenza di presentazione. Al suo fianco, anche l’Amministratore Delegato del Bologna, Claudio Fenucci.
Fenucci introduce la conferenza
L’AD rossoblù Claudio Fenucci, dopo una breve introduzione, ha lasciato la parola al nuovo innesto Dallinga. L’attaccante ha risposto alle domande dei giornalisti presenti e si è soffermato sul nuovo allenatore, sulla Champions League e sul prossimo campionato italiano.
«Siamo contenti di ripartire da qui come lo scorso anno: ci tengo a ringraziare l’organizzazione e i tifosi, che ci stanno dando lo stesso entusiasmo che abbiamo sentito nella scorsa stagione. Abbiamo un nuovo allenatore, nuovo giocatore, ne abbiamo persi alcuni, ma la volontà di migliorarsi c’è da parte di tutti e questo è l’importante. L’operazione su Thjis l’abbiamo chiusa velocemente dopo la partenza di Joshua. La sua volontà di venire a Bologna è contata per prevalere sulle altre offerte. Siamo molto contenti che sia qui».
Le parole di Dallinga
Perché Bologna è perché il campionato italiano? Quanto pesa la Champions? Cosa ti chiede Italiano, per il suo centravanti?
«Penso che la Serie A sia un campionato molto grande e con molta storia. Molti grandi giocatori hanno fatto bene qui come Joshua, e credo che riuscirò anche io a farmi valere, anche in Champions. Il mister chiede di fare gol, ecco perché sono qui. Chiede di pressare e di difendere, di essere attivo».
Com’è Italiano? È esigente?
«Si lo è, ma deve esserlo. Andiamo a giocare la Champions League, quindi ci serve la pressione per ottenere risultati».
Hai sentito Joshua? Ti ha aiutato nella decisione?
«Non ho parlato con Joshua prima di venire qui, ma ci ho giocato molte volte in nazionale. La decisione l’ho presa io stesso».
Conoscevi già il Bologna? Il campionato italiano ha grandi difensori
«Sì, il campionato italiano ha grandi difensori ma io credo in me stesso e credo di cogliere l’opportunità qui. È una grande squadra che mi supporterà: ho fatto tanto in Francia e Olanda, penso di farlo anche qui».
Che impressione hai avuto della tifoseria? Sei consapevole di quello che si aspettano da te? Perché la numero 24?
«La tifoseria è molto calorosa e da un grande supporto, motiva lo sforzo in campo. Il numero 9 era già di Santi, quindi ho preso la 24».
Quali sono le tue caratteristiche da attaccante?
«La mia più grande caratteristica è prendere il pallone in area. Voglio mantenere un collegamento con i compagni e mi piace giocare con la squadra».
Chi sono i tuoi idoli anche per caratteristiche di gioco, come attaccante?
«Suarez, Ibrahimovic: due grandi attaccanti che seguivo quando ero in Olanda».
Chi ti ha sorpreso di più dei tuoi compagni?
«Non sono qui da tanto quindi è difficile: ci sono tante qualità e tanta esperienza, seppur sia un gruppo giovane. Sono in un grande club e quindi non mi sorprende».
Hai vinto la coppa di Francia e hai giocato l’Europa League: fare lo step successivo cosa vuol dire per te? Com’è giocare ogni tre giorni?
«In Francia ho avuto grandi difensori. Il campionato è paragonabile da questo punto di vista all’Italia, penso di poter far bene da quel punto di vista, mi piace lo scontro con loro. Le notti europee sono un sogno per tutti, la massima esperienza. Il gioco cambia rispetto alle altre partite e spero di fare il mio meglio».
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