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Dallinga: un nuovo olandese al Bologna (Più Stadio)
Tanti gli olandesi passati negli ultimi anni sotto le due torri: da Dijks a Zirkzee, passando per Schouten. Adesso è arrivato Dallinga.
Con l’acquisto di Dallinga, si conferma il fiuto per i Paesi Bassi della dirigenza targata Sartori- Di Vaio: ricordiamo Schouten, per esempio, giocatore presente a Euro2024. Tutti i volti Oranje della storia rossoblu, e non sono pochi, hanno infatti giocato sotto le Due Torri negli ultimi sei anni.
Infatti, prima del 2018, anno dell’approdo di Mitchell Dijks a Bologna, nessun olandese era mai sbarcato a Casteldebole.
Dijks: “il Trattore” di Sinisa
Autore di una rete in 74 presenze, Mitchell Dijks è sempre stato molto amato dalla tifoseria. Soprannominato “il Trattore”, la sua prima stagione in rossoblu, soprattutto con Sinisa, è stata di qualità. Purtroppo, non ha trovato continuità di prestazioni, ed il suo calo, dovuto anche ad alcuni infortunii, lento e inesorabile, è proseguito fino al 2022, anno dell’addio.
L’affetto della curva, però, non è mai calato: Mitchell ha sempre dimostrato professionalità ed attaccamento alla maglia.
Olandesi poco impattanti
L’anno dopo di Dijks, arrivò a Bologna Stefano Denswil. In una stagione e mezzo, i suoi molti errori lo hanno reso un giocatore forse indimenticabile, ma non positivamente parlando. Ora al Trabzonspor, la dirigenza lo aveva rigirato in prestito in Belgio, al Club Bruges, dove ha vinto uno scudetto. Poi girato definitivamente in Turchia, dove anche qui ha vinto uno scudetto.
Infine c’è Denso Kasius, giocatore che non ha mai convinto l’ambiente, nonostante due assist per Arnautovic (uno nel derby dell’Appennino, l’altro col Verona). Ancora ventunenne, è tornato in Olanda, all’AZ. Forse, per esordire in campionato molto tattico come quello italiano, era semplicemente troppo presto.
Schouten: “la lavatrice” di Mihajlovic
Dopo una partenza a rilento, con qualche problema fisico e alcuni errori, Jerdy Schouten è diventato un simbolo del “suo” Bologna, nonché uno degli olandesi più amati di sempre. Fondamentale nel gioco di Sinisa, ha trovato sempre più spazio con la sua astuzia nel leggere le situazioni e la sua efficacia nel fornire tracce di passaggio. Tornato a casa un anno fa, col PSV ha trovato la Champions, con 7 presenze e una convocazione per Euro2024.
Beukema, Zirkzee ed un olandese… mancato nell’ultimo Bologna
Nell’indimenticabile stagione che ha portato la coppa dalle grandi orecchie a Bologna, c’è il timbro dei Paesi Bassi. Sam Beukema, centrale solidissimo, ha accompagnato Calafiori e Lucumì nel reparto arretrato. Abile nei contrasti e sicuro quando deve passare il pallone, Sam ha subito conquistato l’amore dei tifosi. Ora speriamo che arrivi Mats Hummels come compagno di reparto, da cui potrebbe apprendere molto, vista anche l’esperienza dell’ex campione del Mondo.
Ovviamente c’è anche il segno di Joshua Zirkzee, ora al Manchester United, che è stato la figura di spicco dell’annata trionfale di Motta. Bello da vedere, decisivo sotto porta, capace di vedere tracce sconosciute ai più: la sua classe rara ha fatto breccia nei cuori rossoblu, orfani di Arnautovic.
Ma ciò che in molti non sanno è che anche il marocchino Oussama El Azzouzi, autore di due reti a Roma, è nato a Veenendaal. Fino al 2023 ha fatto anche uso della nazionalità (giocava al Saint-Gilloise, in Belgio), per poi scegliere il paese africano.
E la lista di olandesi è pronta ad allungarsi, con una nuova punta tutta da scoprire.
(Fonte Più Stadio, Davide Centonze)
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