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L’uomo della domenica – Dan Ndoye

Il mattatore di Bologna-Venezia è stato, senza ombra di dubbio, Dan Ndoye: una doppietta che lo sbloccherà definitivamente?

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Dan Ndoye e Riccardo Orsolini (© Bologna FC 1909)
Dan Ndoye e Riccardo Orsolini (© Bologna FC 1909)

Finalmente Dan! Apriamo questo nuovo capitolo della saga che ci accompagna da inizio stagione, il giorno dopo la partita, esattamente con la stessa descrizione fatta nelle pagelle di Bologna-Venezia per Dan Ndoye: finalmente! Una serata, quella di ieri, che Dan necessitava terribilmente: sia dopo aver subito un infortunio mediamente grave nemmeno un mese fa, e soprattutto perché è riuscito a incidere esattamente come ha sempre voluto.

Ovviamente, il migliore in campo ieri sera è stato il numero 11 Rossoblù: una prestazione totale, potremmo dire, dal primo all’ultimo minuto in cui ha calcato il prato del Dall’Ara. Che questa notte consegni a Dan uno spirito diverso, per il futuro?

Dan Ndoye, la serata che attendeva da tempo

È il 18′ del primo tempo, tra Bologna e Venezia: palla lunga, come di consueto, per la “freccia” del Bologna, Dan Ndoye, che manco a dirlo taglia fuori il difensore. Proprio Haps, malcapitato protagonista, è costretto a fermarlo con le cattive: nemmeno tanto “cattive”, ma tanto per far guadagnare un rigore preziosissimo allo svizzero del Bologna. Ndoye, appena sente il fischio, abbraccia il pallone e non ha nessuna – ma proprio nessuna – intenzione di cederlo: quel rigore se lo è preso e lo vuole calciare lui. Detto, fatto: palla da una parte, portiere dall’altra. Vantaggio del Bologna e prima esultanza per quest’anno di Ndoye, che nella scorsa stagione ha dovuto aspettare fino a maggio.

Dan Ndoye esulta per la doppietta Bologna-Venezia al Dall'Ara (© Bologna FC 1909)

Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Questa rete, probabilmente, serviva più a sé stesso, che al Bologna, in generale: si, perché in realtà Dan è sempre uno dei migliori in campo per il Bologna, anche quando non segna. La sua pericolosità è nota a tutti, e anche agli avversari. La rapidità, sia di gambe ma anche nel dribbling, nel creare superiorità e nel fornire opportunità ai compagni. Gli è sempre, però, mancato il gol: bene, ieri non si è fermato al rigore. Al 71′, da prima punta, attacca lo spazio centrare e non se lo fa ripetere due volte: tocco di prima e 3-0. Doppietta per Ndoye, che probabilmente attendeva questo momento da tanto, tanto tempo.

Sliding doors, in positivo?

Come detto sopra, Dan non è quel tipo di giocatore che si è fatto condizionare dalla mancanza di gol. Probabilmente, dentro di sé sentiva la necessità di incidere anche da quel punto di vista, ma le sue prestazioni, in generale, non ne risentivano. Ma, per un attaccante, il gol è linfa, è fiducia ed è una carica inspiegabile. Ecco perché, la serata di ieri, potrebbe aver portato un qualcosa di diverso a Ndoye. Trova la prima doppietta con il Bologna dopo 42 gare, viene premiato come miglior giocatore del match avendo messo in campo la consueta prestazione totale, in ambo le fasi.

Dan Ndoye e Lorenzo De Silvestri (© Bologna FC 1909)

Dan Ndoye e Lorenzo De Silvestri (© Bologna FC 1909)

Questa doppietta può renderlo più cinico, più concreto, in zona gol? È quello che ci auspichiamo tutti, e sicuramente è quello che si auspica anche Vincenzo Italiano, e il mondo Bologna. Nell’intervista post-partita di ieri Riccardo Orsolini, uomo-squadra totale, ha sottolineato la gioia per il compagno, lasciando intendere che lo svizzero sentiva la necessità – per l’appunto – di insaccare finalmente la palla in rete. E qui, torniamo alla famosa “teoria del ketchup”, nominata dal suo mister: che valga anche per lui?

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