Bologna FC
Dan Ndoye: «Italiano tira fuori il meglio di noi. Futuro? Non chiudo nessuna porta»
Lo svizzero: «Il segreto del Bologna? Tutti vogliamo il bene del club e ci divertiamo a giocare insieme: i nostri risultati nascono da questo»

Dan Ndoye sta vivendo uno dei suoi momenti migliori, se non il migliore di tutti, da quando è approdato sotto le Due Torri. Dopo aver lasciato il segno con uno spettacolare gol di tacco contro il Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al podcast After Italie: «È stato il gol più bello della mia carriera. Ho visto la palla arrivare un po’ indietro e istintivamente ho sentito di dover provare il tacco. È venuto proprio bene».
Le parole di Dan Ndoye sul Bologna e Italiano: «Il mister tira fuori il meglio di noi»
Lo svizzero su mister Vincenzo Italiano – «Sa davvero parlare ai giocatori, tirandone fuori il massimo. Sul campo ci ha inculcato il voler portare pressione alta, non aver mai paura, il Bologna è una delle squadre che pressa di più in Europa. Anche questo fa la differenza, siamo sempre fedeli alla nostra filosofia, sia con le big che con chi lotta per la salvezza».
Il segreto del Bologna? Tutti vogliono il bene del club – «Tanti club hanno qualità tecniche e individuali, ma quello che fa la differenza nel Bologna è che tutti abbiamo la stessa mentalità a prescindere da chi gioca di più e chi meno, tutti vogliamo il bene del club e ci divertiamo a giocare insieme. I nostri risultati nascono da questo».
Sul percorso del Bologna in Champions League – «Non abbiamo rimpianti, dovevamo adattarci a tante novità e una competizione inedita. Abbiamo fatto buone prestazioni, non punti, ma andrebbe diversamente se la giocassimo ora. Mi auguro avremo un’altra occasione l’anno prossimo, vorrei sbloccarmi anche in Champions».
Sul prossimo big match contro l’Atalanta – «Non ci poniamo limiti. Giocheremo contro tutte le squadre dirette concorrenti, il destino è nelle nostre mani».

Dan Ndoye esulta per la doppietta contro il Venezia (©Bologna FC 1909)
Il segreto della crescita di Dan Ndoye: «Oggi sono più libero. Futuro? Non chiudo nessuna porta»
La differenza tra Thiago Motta e Vincenzo Italiano – «Con Thiago Motta facevamo un gioco un po’ diverso, noi esterni dovevamo stare molto larghi, quasi sulla linea laterale, per lasciare spazi per i difensori e i centrocampisti per costruire il gioco. Stando più lontano dalla porta, ovviamente, hai meno possibilità di segnare, mentre oggi sono più libero di andare verso la rete e anche per questo le mie statistiche sono migliorate. Era quello in cui mancavo, segnare di più, ci ho lavorato molto e adesso sta succedendo. Spero di continuare perché ogni punto conterà da qui alla fine».
Sul futuro? – «Ora sono molto felice al Bologna e qui mi sto realizzando, poi non si sa mai, nel calcio tutto può cambiare velocemente e non chiudo nessuna porta, in Italia o all’estero».
Lo svizzero sui suoi avversari in Serie A
Chi è il difensore della Serie A più difficile da affrontare? – «Credo che Theo Hernandez faccia parte dei migliori, ma anche Di Lorenzo e Dumfries sono ottimi giocatori».
E come attaccanti? Chi è il migliore della Serie A? – «Thuram, Lookman e Leao mi piacciono molto».
(Fonte: After Italie e Tuttomercatoweb)
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