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De Leo: ”Non ci poniamo limiti. La Roma? Ha tanta qualità, ma possiamo metterli in difficoltà sulle ripartenze”

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Questa mattina, vigilia di Roma-Bologna, ha parlato in conferenza stampa Emilio De Leo, per presentare la gara di domani.

Sinisa ha detto che se continuate a vincere rimane in ospedale, cosa pensate di fare domani?
”Vogliamo continuare con serietà, entusiasmo e positività. La gestione tecnica sta funzionando. Il mister ha bisogno di rientrare e di riappropriarsi della squadra, ha bisogno di essere dentro alle dinamiche della squadra. Lo aspettiamo a braccia aperte, vogliamo che rientri presto”.

 

Vi siete dati un obiettivo concreto numerico?
”No, ultimamente porta male. Avevamo l’esigenza di recuperare credito e posizioni, volevamo valorizzare il gruppo. Il nostro focuso è legato a mantenere tutti coinvolti e sfruttare ogni partita. Il lavoro fatto all’andata non è stato un caso. Vediamo alla fine quanti punti otterremo”.

Come sta Svanberg? Come valuta la sua stagione?
”Ha fatto una grande annata, ha margini di miglioramento. Sta lavorando benissimo, nelle ultime settimane ha stretto i detni e le prestazioni non sono state come in passato. Lui è uno dei patrimoni del club, a fine allenamento si allena sempre a calciare con i piedi, migliorerà sempre di più”.

 

Il Bologna è diventato una squadra che fa risultati importanti con le grandi, come vedi la gara di domani?
”Non ci sono limiti. La linea che stiamo seguendo è di concentrarci su ciò che possiamo fare noi, non diamo nulla per scontato e giochiamo a viso aperto. Sappiamo che affrontiamo una squadra tra le migliori del campionato, sappiamo che dovremo soffrire. Hanno costruito qualcosa di importante, il merito è di Mourinho. Loro non mollano mai, dovremo essere corti e compatti e sulle ripartenze possiamo fargli male”.

 

Come sta la squadra generalmente?
”Stanno tutti bene, abbiamo avuto gare ravvicinate ma abbiamo sfruttato l’entusiasmo del momento, anche i piccoli fastidi passano in secondo piano. A parte Dijks stanno tutti bene, abbiamo tranquillità nelle scelte e nella gestione della gara, questo ci sta facendo fare la differenza”.

Santander ha avuto qualche fastidio dato che si sta allenando con un caschetto?
”No lui ha una fisicità particolare per cui ha bisogno di continuità e l’infortunio lo sta frenando, ha messo il caschetto a titolo precauzionale. Ci vuole solo pazienza e continuare con serietà e impegno”.

Il gol di Radu è una situazione che avete chiamato dalla panchina oppure in quelle situazioni tutti si devono portare sul giocatore dell’Inter?
”Sappiamo quando salire e quando attendere, c’è stato spirito e atteggiamento. Loro hanno cambiato sistema di gioco, in quegli istanti è fondamentale la voglia del gruppo. Mancavano dieci minuti e volevamo mettere in difficoltà l’Inter, se persegui gli obiettivi prima o poi li raggiungi”.

Cosa manca a Dominguez per tornare quello dell’andata?
”Continuità nel lavoro, non ha potuto lavorare con la squadra, ha lavorato a parte prima. Le squadre ora sono in assetto, il ritmo è sempre molto alto. Questa settimana ha spinto tanto, è molto determinato”.

Che Roma hai visto giovedì?
”A me colpisce la loro qualità, riescono a giocare bene, ad aggredire bene anche nei duelli. Si assumono la responsabilità, anche la Roma poi può avere difficoltà, ma questo avviene ovunque. Se hai grandi doti tecniche ne esci poi, ed è quello che ha fatto nel secondo tempo”.

Domani Medel contro Abraham.
”Ormai non ci fa più caso all’altezza degli avversari. Gary ha una mentalità che sta trasmettendo a tutti, essere più piccolo degli altri li dà più determinazione”.

Il vice allenatore nasce vice e muore secondo o può diventare primo?
”Io sono un allenatore, vengo nominato tattico ma sono un allenatore. Io cerco di rispettare il mio ruolo, se riesco ad esprimermi a tutto tondo faccio il bene dell’allenatore e della società. Bisogna vedere la gavetta dove mi porterà”.

Vi aspettate una Roma distratta dalla Conference, come si mantiene la concentrazione in questi casi?
”Non credo che saranno distratti, Mourinho è un vincente. Saranno concentrati su di noi. L’allenatore incide da quel punto di vista, bisogna dare fiducia a tutti i componenti del gruppo, anche a chi ha giocato meno, e non è scontato. Il tutto sta in come gestisci i rapporti umani”.

Su Aebischer.
”Sta lavorando benissimo, aveva bisogno di conoscerci meglio e di essere introdotto nel nostro calcio. Ha esperienze internazionali e ha un ottimo rapporto con tutti. Riesce a pulire la fase di costruzione con qualità, come Jerdy. Sembra che faccia sempre la giocata più semplice, ma è la più difficile. Ce lo teniamo stretto. Ha tanta tensione agonistica”.

La Roma spesso alterna giocatori in attacco. Come cambia la Roma con Zaniolo? Cosa ne pensa di Zalewski?
”E’ molto vicino al rendimento di Hickey, sono duttili tatticamente, Zalewski lavora bene dentro al campo, ha una grande applicazione, lui e Hickey stanno dominando.
Loro hanno diverse soluzioni, la nostra capacità sarà quella di gestire la profondità ma non dobbiamo allungarci troppo. Loro alternano movimenti in contro e in profondità. Dovremo essere applicati e anticipare ciò che fanno loro. Lo stiamo già facendo bene”.

 

L’obiettivo di Sinisa era quello di far esordire dei giovani, come si stanno comportando in questo momento?
”Ci vuole coesione, quando c’è entusiasmo e scambio reciproco i risultati arrivano. Stiamo cercando di trasmettere entusiasmo anche ai ragazzi della Primavera. C’è stata coerenza, attesa da parte dello staff e della dirigenza anche quando i risultati non arrivavano e ora stanno facendo bene. presto qualcuno verrà aggregato”.

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