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De Leo: ”Vogliamo provare a dare una soddisfazione a Sinisa. A destra abbiamo diverse possibilità”

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Questa mattina, vigilia di Milan-Bologna, ha parlato in conferenza stampa Emilio De Leo per presentare la gara di domani.
Con lui anche Mattias Svanberg.

Domani sera si gioca contro il Milan, che settimana è stata?
”Non è stata una settimana facile, è stato un fulmine a ciel sereno. Ci siamo subito ricompattati come accaduto la prima volta. Ci siamo concentrati sui nostri compiti per poter esprimere una buona prestazione. Giochiamo contro una delle migliori squadre ma dobbiamo giocare con coraggio, come ha detto Sinisa. Deve esser emotivo di orgoglio anche per i più giovani, vogliamo giocarcela a viso aperto e provare a dare una piccola soddisfazione al nostro mister”.

Di quella prima esperienza cosa volete rivedere?
”Vogliamo ritrovare una sfrenata leggerezza, sfrenata nella consapevolezza di essere umili, bisogna tenere botta indipendentemente dalla classifica. Il primo anno ci eravamo riusciti con necessità, poi sono arrivati alti e bassi. siamo una squadra che si esprime meglio quando è più libera di testa e crede in sé stessa. L’altro aspetto che voglio citare è la nostra resilienza, sapendo che ci saranno momenti difficili ma non dobbiamo perdere la bussola, all’interno di una gara ci sono tanti momenti, dobbiamo farci trovare pronti”.

Cosa cambia rispetto alla prima volta?
”Dobbiamo concentrarci migliorando le nostre prestazioni. Le buone prestazioni devono essere accompagnate dai risultati, allora avevamo più tempo per organizzare quanto avremmo fatto, ora ne abbiamo meno ma è un’esperienza che abbiamo già vissuto. Non ci dobbiamo accontentare solo delle prestazioni”.

Hickey a destra è possibile? Come valuta questa possibilità?
”Abbiamo diverse soluzioni, Hickey può giocare a destra, ma lì abbiamo anche Kasius e Mbaye. Aaron è ambidestro, è duttile, Kasius ci potrebbe dare una mano sulle ripartenze, Mbaye invece dà equilibrio. Ci confronteremo con Sinisa”.

Come sta Soriano?
”Soriano sta bene, ha avuto una microfrattura, ieri ha svolto lavoro differenziato ma è andato bene e oggi si allenerà con noi, sta recuperando bene”.

Anche gli infortunati a San Siro?
”Si è una cosa bellissima, è nato da loro, è un ulteriore attestato di serietà e unità, tutti fattori che sono importanti per noi. Non avevamo dubbi da quel punto di vista, sarebbe una cosa splendida”.

Il Milan è la più forte in Italia?
”Questo non lo so, sono sicuramente molto attrezzati. Sono forse quelli che stanno avendo più continuità, riescono ad avere equilibrio, non danno punti di riferimento, è una squadra moderna, ha identità, sa quando accelerare, sono calati nell’idea di Pioli, sono un punto di riferimento”.

Come sta Dominguez?
”Sta accelerando i tempi, sta lavorando benissimo, se fosse per lui sarebbe già in campo a lottare, ha molta motivazione. Già dalla prossima potrà essere disponibile, vediamo se domani sarà a Milano”.

A Svanberg: Come hai vissuto l’eliminazione dal Mondiale?
”Sono triste per questo, avevamo una grande opportunità, in finale contro la Polonia non è andata bene. Voglio fare bene ora e sono concentrato”.

A Svanberg: La tua permanenza a Bologna quanto è concreta?
”E’ importante giocare nella squadra in cui sei, per me giocare qui è molto positivo. Questo mi permette di andare anche in nazionale, voglio giocare per crescere. Cosa manca? Devo fare più gol e più assist. Le mie qualità sono più offensive, sono più esperto in fase di possesso”.

A Svanberg: Hai sentito il Milan lo scorso anno? 
”No”.

A Svanberg: Con la società hai parlato del contratto?
”Parliamo si, però ora sono solo concentrato sul presente, non penso al futuro, voglio dare il massimo per questa squadra”.

A Svanberg: Cosa cambia nel giocare con Dominguez o Schouten?
”Non cambia molto, loro due sono più difensivi, Dominguez ha fatto molto bene, recupera tanti palloni, fanno un grande lavoro in fase difensiva, mi lasciano più libero di attaccare”.

A Svanberg: Come procede l’inserimento di Aebischer?
”Parliamo spesso, anche in pullman, lo vedo bene. Ha trovato casa ora e adesso è più tranquillo, parla diverse lingue e sta imparando l’italiano”.

A De Leo: C’è possibilità che giochi Kessié e non Brahim Diaz sulla trequarti, per voi sarebbe più complicato?
”Non te lo so dire, Brahim Diaz rompe gli equilibri, ha una grande frequenza, Kessié ha altre caratteristiche, forse sarebbe più semplice prendergli le misure ma più difficile andare a contrasto. Noi ci comporteremo di conseguenza”.

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