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De Silvestri: «Da solo vai veloce, ma insieme vai lontano» (La Repubblica)

Lorenzo De Silvestri, intervenuto in un incontro all’Alma Mater, emerge come guida morale del club rossoblù, capace di unire un gruppo.

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Lorenzo De Silvestri, Bologna
Lorenzo De Silvestri (© Damiano Fiorentini)

Nel vortice della festa in quel di Bologna, Lorenzo De Silvestri emerge come una figura unica e in imitabile, un catalizzatore di integrazione nel sistema rossoblù. È proprio questo il suo ruolo: essere il cicerone, la guida, non solo metaforicamente, ma concretamente, soprattutto per i nuovi arrivati nella squadra felsinea.

L’incontro speciale di Lollo De Silvestri

Parlando agli studenti del Master in comunicazione e marketing dello Sport dell’Alma Mater a Palazzo Marescotti, De Silvestri racconta il suo impegno nel far sentire i nuovi compagni a proprio agio: «Dedicare del tempo a coloro che si uniscono alla squadra è fondamentale. Un ambiente accogliente si riflette sul campo e porta risultati» – confida il difensore, con gli occhi ancora ardenti dall’emozione per le future sfide europee – «È come se in un grande puzzle tutti i pezzi fossero andati nell’ordine giusto, dal presidente che per il primo anno è sempre stato presente tutti i giorni a Casteldebole alle idee innovative di Motta, passando per l’alchimia meravigliosa che si è creata nello spogliatoio, dove si è sempre respirata leggerezza e fiducia».

Non solo calcio

Ma De Silvestri è molto più di un giocatore di calcio: racconta con orgoglio dei suoi trionfi giovanili al di fuori del campo, come la vittoria al Trofeo Topolino sugli sci di fondo nel lontano 1999, un successo che ancora riscalda il cuore del padre. E mentre si destreggia tra le lingue, incarnando il poliglotta del gruppo, l’uomo-guida rossoblù dimostra una capacità singolare di unire giocatori di diverse nazionalità sotto un’unica bandiera.

«Non è stato scontato ottenere questi risultati in un gruppo così diverso per età e nazionalità. A volte mi sono ritrovato a fare i discorsi motivazionali pre partita in varie lingue, ma la vera sfida è stata far sentire coinvolti anche i ragazzi meno utilizzati. Quando però vedi che tutti esultano alla stessa maniera, capisci che tutto ha funzionato davvero».

Le salite sono faticose, ma portano sempre in alto

La strada verso il successo non è stata una passeggiata. De Silvestri ha vissuto anche i momenti di difficoltà vissuti durante il periodo di Sinisa e come, grazie anche alle innovazioni di Motta, la squadra abbia superato ostacoli mentali e fisici. «Quando c’era Sinisa non ci siamo limitati a fare i calciatori, abbiamo fatto tante cose in più, soprattutto a livello mentale. Con Motta ci siamo abituati a idee nuove, che all’esterno potevano sembrare impopolari, ma che dal nostro punto di vista erano perfettamente motivate sulla base degli allenamenti».

Ora, mentre si guarda al futuro con occhi brillanti, De Silvestri invita a godere appieno dei successi attuali, a raccogliere i frutti di tanto impegno e dedizione: «Fotografiamoceli bene in testa: bisogna ricordarsi gli occhi della gente, bisogna mettersi a sedere, godere e congratularsi con sé stessi. Occorre capire cos’abbiamo fatto realmente, perché solo così lo assimileremo meglio».

Infine, evidenzia ancora di più il valore dell’unità di un gruppo, soprattutto nell’affrontare le sfide e gli ostacoli, con una frase totalmente rappresentativa di una stagione che ha fatto la storia del club rossoblù: «se vai da solo vai veloce, ma se vai insieme vai lontano».

Fonte: La Repubblica

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