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Decollo Bologna, tracollo Roma (Stadio)

Il Bologna approfitta della crisi romana e vince all’Olimpico. Avvio difficile di stagione per il Bfc, ma ora ha preso il volo

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(© Bologna FC 1909)
Santiago Castro (©Bologna Fc 1909)

In quel surreale ambiente dell’Olimpico ieri il Bologna ha fatto il suo dovere: vincere. Nell’a tratti inquietante ambiente dello stadio romano, dove al silenzio si sono sostituiti fischi e poi un progressivo svuotamento, Italiano ha portato a casa la sua terza vittoria consecutiva. Gli stessi punti dell’anno scorso dopo le stese giornate, ma con una gara in meno (la contestata sfida col Milan). Salta Juric, mentre Italiano si conferma sempre di più in casa bolognese. Il Bologna ha finalmente preso il volo.

Tracollo Roma, decollo Bologna

Certo, se ci fosse una lente d’ingrandimento probabilmente la prima cosa che si noterebbe è che il calcio d’angolo che ha portato alla prima rete del Bologna, firmata da Toto Castro, non c’era. Poco dopo si è vista la traversa piena di Soulè, quella che avrebbe potuto svoltare la partita dopo il momentaneo 0-1. E il gol di Orsolini è arrivato grazie alla deviazione di Angeliño, sfortunato nell’intervento sul tiro del numero 7. Invece siamo qui a parlare della vittoria rossoblù, con una Roma che ha messo in luce tutte le sue debolezze, soprattutto caratteriali. Lo stesso El Shaarawy, alla sua prima doppietta dopo anni, ha responsabilità sulla (finalmente!) rete di Karlsson, entrato al posto di Ndoye, uscito tra le lacrime.

Jesper Karlsson all’Olimpico di Roma

Jesper Karlsson all’Olimpico di Roma (© Bologna FC 1909)

Una vittoria di tutti

La Roma e Juric sicuramente ci hanno provato. Fuori al fischio d’inizio Dybala e Pellegrini, mentre nella ripresa l’ormai ex tecnico croato ha schierato un doppio centravanti passando al 3-5-2. Nella mischia anche il giovane terzino svedese Dahl, al debutto, con lo spostamento di El Shaarawy sulla destra. Va dato alla squadra giallorossa il merito di aver impensierito fino all’ultimo il Bologna. A dire no alla rimonta è stato anche Skorupski, che si è fatto perdonare l’imprecisione sulla prima rete con una gran parata su N’Dicka, e l’errore dall’area di Dovbyk ha messo un punto alle sperante di 3-3 della Roma.

E il Bologna ha continuato, imperterrito, a correre, mettendo in grande difficoltà una Roma spaesata e spaventata, che ha visto anche annullare il gol di Dallinga, che sarebbe stato il primo, solo al VAR. Finale con Casale, che Italiano ha inserito per chiudere definitivamente il fortino e assicurarsi i 3 punti. Quindi festa, tuffo sotto alla spedizione dei mille bolognesi all’Olimpico, col tripudio per Karlsonn, in primis, e tutti gli altri a seguire. La Roma si dispera, guardando tra casa propria (l’assenza al momento di un allenatore) e le partite che la aspettano (Napoli, Tottenham e Atalanta). Ieri sera vittima di sé stessa, sì, ma anche di un grande Bologna.

Fonte: Roberto Maida – Corriere dello Sport, Stadio

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