Seguici su

Bologna FC

Destinazione Bologna – 1998, Beppe Signori rinasce in rossoblu

Pubblicato

il

L’estate 1998 è rovente per svariati motivi, non solo per il grande caldo che soffoca Bologna. I tifosi rossoblu, oltre alle afose temperature, devono patire anche la cessione di Roberto Baggio. Il Divin Codino, dopo un’incisiva stagione vissuta sotto le due Torri, accetta la corte dell’Inter di Massimo Moratti. Il presidente nerazzurro, insieme alla mediazione di Giacinto Facchetti, convince il calciatore veneto che – insieme a gente come Javier Zanetti, Diego Simeone e Ronaldo – andrà a rinforzare una rosa già competitiva. A Bologna resta dunque un posto scoperto che, in vista della prossima stagione, deve essere colmato.

Altra stagione, aria nuova anche in Emilia. Giuseppe Gazzoni Frascara e il direttore sportivo, Oreste Cinquini, rivoluzionano la rosa, ma non solo; Renzo Ulivieri, che molteplici contrasti ha avuto con Baggio, cede il posto a Carlo Mazzone. C’è da progettare una squadra competitiva, anche perché a inizio stagione ci sarà la possibilità di conquistare la Coppa Intertoto.

L’obiettivo della dirigenza felsinea è quello di regalare, a Sor Carletto, due attaccanti di stazza e – soprattutto – che non devono far rimpiangere il partente Baggio. La piazza ha bisogno di un colpo che faccia entusiasmare la tifoseria, per replicare quanto successo l’estate scorsa con l’arrivo di Roberto Baggio.

L’identikit ideale porta a un nome che potrebbe essere un’arma a doppio taglio: Beppe Signori. Il bomber di Alzano Lombardo, dopo aver fatto sognare la parte biancoceleste di Roma, sta vivendo un periodo complicato. Lo sbarco a Genova, sponda Samp, non ha dato i frutti sperati. Diversi problemi fisici, tra cui una fastidiosa ernia al disco, gli impediscono di confermarsi anche a Marassi. Una bella grana per il presidente blucerchiato, Enrico Mantovani, che non può far altro che rispedirlo a Roma. Nella capitale non c’è più posto per lui, la concorrenza è sempre più agguerrita e l’allenatore biancoceleste, Sven Goran-Eriksonn, ha altri progetti per quella squadra. Per Signori spunta fuori l’opzione Roma: Zdenek Zeman è d’accordo, i tifosi giallorossi no. Vincono i tifosi.

Serve un nuovo ambiente per il suo riscatto, e quello giusto può essere il Dall’Ara. Gazzoni è convinto che il calciatore, con la maglia rossoblu, possa tornare quello di una volta. Signori è in comproprietà tra Lazio e Samp, quindi il presidente rossoblu inizia le trattative sia con i biancocelesti, sia con i blucerchiati. In apparenza, l’operazione richiedeva tempi lunghi; in sostanza, si chiude quasi subito. La voglia di riscatto è forte, Signori accetta subito la sua nuova destinazione. Anche i problemi burocratici si risolvono in tempi brevi: la Lazio acquista la metà del cartellino appartenente alla Samp, mentre l’altra metà viene girata in prestito per un anno ai rossoblu.

Beppe Signori arriva a Bologna in prestito con diritto di riscatto, ma ci vorrà poco tempo per convincere la dirigenza ad acquistarlo definitivamente. Il nuovo bomber della squadra si sblocca al primo colpo, e contribuisce alla conquista della Coppa Intertoto segnando in finale, contro il Ruch Chorzow. Dopo uno splendido anno, arricchito da 23 reti complessive, Gazzoni Frascara decide di riscattarlo. Resterà in Emilia per diverso tempo, contribuirà infinite gioie e farà esultare i tifosi rossoblu 84 volte. 

Giunto a Bologna tra mille punti interrogativi, Signori ha trovato le risposte che cercava, lasciando un segno indelebile nel cuore dei tifosi rossoblu. Una storia durata ben sei anni, una favola che ha donato al popolo rossoblu uno degli attaccanti più forti di sempre.

 

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *