Bologna FC
Di Vaio a carte scoperte: “Vogliamo un vice Arnautovic e un vice Medel, ma non abbiamo bisogno di altre cessioni”
Marco Di Vaio si è presentato quest’oggi ai microfoni in conferenza in occasione della presentazione del nuovo centrocampista rossoblù Lewis Ferguson. Il Diesse rossoblù ha introdotto la presentazione del calciatore scozzese e nel finale della conferenza ha giocato a carte scoperte, non nascondendo nessuna delle situazioni sulle quali il Bologna e i suoi uomini mercato stanno lavorando.
“Presentiamo oggi Lewis Ferguson, un giocatore che ha messo d’accordo sia la scorsa gestione che l’attuale con l’arrivo di Giovanni Sartori. È un nome che noi seguivamo durante tutta l’annata e che si è messo in luce con le sue prestazioni e con questo feeling col gol, dimostrato dai numeri e quindi può giocare tranquillamente in varie posizioni del centrocampo e si adatta facilmente alle varie situazioni. Porta fisicità, inserimenti e feeling con il gol, è un giocatore ancora giovane che qui da noi può svilupparsi, può continuare a crescere. È un giocatore con tante presenze anche a livello internazionale, non solo con la Nazionale ma anche giocando in Europa con l’Aberdeen, quindi ci porta dell’esperienza anche se giovane. Siamo contenti di averlo qua con noi, va a rimpiazzare la partenza di Svanberg anche se sono giocatori per qualità diversi, va a occupare quella posizione numericamente con le sue caratteristiche, col suo modo di giocare e adattandosi con le qualità degli altri centrocampisti che abbiamo in rosa“.
Ho visto che Doig è andato al Verona, e voi seguivate anche un suo compagno di squadra che poi è andato al Liverpool (Calvin Ramsay, ndr), che cosa ha di appetibile il calcio scozzese, i loro club?
“È un movimento in sviluppo, da Aaron (Hickey, ndr) in avanti sta tirando fuori giocatori molto interessanti, l’adattabilità che in questo momento sta dimostrando la nuova generazione ed è un fattore importante per chi li prende. Aaron ha aperto una strada nuova qui da noi e dietro a questa nuova strada sono andati anche altri club. È un campionato che esprime sempre giovani interessanti con prezzi trattabili”.
Come avete seguito Ferguson? Avete avuto modo di seguirlo anche là andando a visionarlo direttamente, o vi siete affidati a qualcuno da remoto?
“Noi no. Perché ci siamo trovati sul nome con Giovanni perché quando abbiamo fatto le liste era uno di quei nomi a centrocampo che erano interessanti da portare avanti. Giovanni sì, lo aveva visto, noi non siamo andati a vederlo perché ci sono stati un po’ di problemi e quindi non abbiamo organizzato troppi viaggi da questo punto di vista, invece loro il gruppo di Sartori sono andati a vederlo dal vivo più di una volta. Quindi avevamo più di una relazione su di lui”.
Più o meno in questo momento il mercato del Bologna, come vogliamo definirlo: prima parte chiusa in attesa di sviluppi per cercare quali altri tasselli?
“La cosa importante per noi era sostituire i partenti, quindi abbiamo perso due giocatori importanti, giovani, che anche per loro volontà hanno deciso di prendere altre strade e per noi era importanti sostituirli dal punto di vista tecnico e rendere la squadra competitiva e riempire da un punto di vista numerico le posizioni che sono rimaste scoperte. Gli obiettivi li conoscete perché sono le posizioni vacanti, rimaste scoperte, vuote: alle spalle di Arnautovic, alle spalle di Medel, dove abbiamo deciso di mandare a giocare Binks per un anno per farlo crescere e completare lo sviluppo; quindi, in questo momento abbiamo la necessità di sostituirlo, e la stessa cosa dietro Arnautovic, perché abbiamo perso Santander e Falcinelli. Pensiamo che van Hooijdonk abbia bisogno ancora di un anno fuori e quindi abbiamo bisogno di un attaccante che possa essere pronto quando e se Marko non dovesse giocare qualche partita”.
Anche Dijks è in uscita come van Hooijdonk?
“Stiamo parlando con qualche club. Noi abbiamo fatto le nostre scelte sulla fascia sinistra con Lykogiannis e Cambiaso. Sapevamo della volontà di Mitchell di provare a cambiare aria e quindi stiamo vedendo insieme all’agente un po’ il mercato e comunque troveremo la soluzione”.
La partita Ilicic è una partita a sé stante?
“Come ha detto il nostro AD, la persona migliore che può definire la situazione Ilicic, perché l’ha portato a Bergamo, è Sartori. In questo momento siamo concentrati su quelli che sono i nostri obiettivi principali dal punto di vista numerico per cercare di dare profondità alla rosa con due giocatori importanti ancora da inserire. Poi la questione Ilicic, è uscita fuori, aperta pubblicamente ma in questo momento siamo concentrati sui due obiettivi già citati. Quella di Ilicic è una questione che Giovanni, insieme al club, vedremo come si svilupperà da qui alla fine del mercato”.
Sarebbe una “ciliegiona” da aggiungere alla rosa o è legata a qualche uscita?
“Il nostro grande sforzo ora è mantenere la squadra, mantenere i suoi punti forza attuali dopo aver perso Aaron e Mattias, perché pensiamo che sia una rosa in crescita, in sviluppo, e sotto certi punti di vista anche completa nei giocatori, con ricambi importanti. Dobbiamo completarla in queste due posizioni, quindi soprattutto per quella che è la parte tecnica, soprattutto quello che è successo con il mister, è importante dare continuità a questo gruppo. È fondamentale, perché questo gruppo si conosce molto bene dal punto di vista lavorativo quotidianamente, che ha grande senso di responsabilità, è un gruppo che ha dimostrato di essere un gruppo serio e questo può agevolare il recupero del mister con più calma, senza grandi stravolgimenti. Questo per noi è un punto molto importante, dare continuità”.
Ho parlato con Zaccheroni. Qua c’è il problema della pressione, soprattutto sui giovani, pochi hanno resistito qua alla pressione come Signori, Baggio, Di Vaio, gente che ha esperienza in grandi squadre, personalità, quindi anche capacità di sostenere critiche che lui ritiene, a Bologna, siano molto pesanti.
“Sono d’accordo con lui che ci sia pressione, ma in questo momento mi sembra che stiamo cambiando un po’ direzione, anche il nostro pubblico, i nostri tifosi hanno cominciato a capire la linea che il club ha preso negli ultimi anni rispetto a quando io giocavo qui, o in precedenza con Baggio, con Signori, quando c’erano squadre formate in maniera diversa. Ora stiamo andando verso una linea giovane, con qualità, con potenziale, e questi giovani devono dimostrare una crescita, oltre che tecnica, anche personale, umano, di completarsi anche dal punto di vista mentale: c’è chi lo fa in maniera più rapida e ci sono riscontri immediata com’è successo con Tomiyasu, con Svanberg, con Hickey, che comunque fin dall’inizio hanno dimostrato di avere dei valori anche da quel punto di vista, qualcun altro non ci è riuscito e sta dimostrando il suo talento da qualche parte. Questo però fa parte delle problematiche e del rischio a cui vai incontro quando investi sui giovani. A tutti i ragazzi, in fase di presentazione della città, scrivo sempre che è una città per un giovane “ingannatrice”: perché è una città che, mentre per uno grande è bella perché sei abbastanza completo mentalmente e dal punto di vista delle esperienze di vita, per un ragazzo invece potrebbe essere ingannatrice perché durante la settimana ti fa vivere e ti fa star molto bene e poi però la domenica devi giocare con la storia del club, con i titoli vinti, con il confronto con i grandi giocatori passati qua. Sono aspetti opposti con cui non è facile convivere e lo capiscono quando mettono piede per la prima volta al Dall’Ara”.
Zaccheroni se la prendeva con noi giornalisti che facciamo pressione.
“Ma è normale, Bologna ha una storia importante. Avere pressione nel club, in toto dalla parte tecnica come noi fino ai giocatori e all’allenatore, è giusto che sia così, perché è un club importante che ha vinto tanto. Però allo stesso tempo se riesci a emergere a Bologna, hai un altro credito rispetto ad altre piazze”.
I due acquisti, che hai definito necessari, saranno finanziati da chi è già andato via o se sarà necessaria qualche altra cessione da qui a fine mercato?
“No, non sono previste, non abbiamo bisogno di altre cessioni, come ha detto Fenucci, e in questo momento abbiamo le risorse e la possibilità di prendere questi giocatori con varie formule, come tutti ben sapete, e quindi dipende da chi vende, come vende, quale è la richiesta e poi le formule uno le propone in base alle valutazioni fatte dagli altri club”.
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