Bologna FC
Di Vaio a Radio24: «Abbiamo argomenti importanti per continuare con Thiago, ma rispetteremo la sua volontà»
L’intervista integrale del Direttore Sportivo rossoblù a “Tutti Convocati”
Continua a il tour di interviste dei dirigenti rossoblù dopo la storica qualificazione alla Champions League del Bologna. Questo pomeriggio il DS Marco Di Vaio è stato ospite a Radio24 nella trasmissione “Tutti Convocati”, condotta da Carlo Genoa, Pierluigi Pardo e Giovanni Capuano. L’ex bomber del Bologna ha parlato a 360° di quello che è lo splendido presente del BFC e quello che potrà essere il futuro.
Marco Di Vaio in questo momento siete la squadra più tifata d’Italia?
«Siamo contenti di questo, perché significa che abbiamo trasmesso valori umani importanti da parte della squadra, del mister, del club. Penso che sia una grande caratteristica di questo gruppo, che nasce anche dall’iniziativa di un allenatore innovativo anche da questo punto di vista e quindi siamo contenti».
Leo Turrini, ospite della trasmissione, fa i complimenti a Di Vaio e poi si sposta sull’argomento della settimana: «Se vi fate scappare Thiago Motta vi rincorro con un forcone».
«Noi faremo di tutto per trattenere il mister, come tutti sanno e come ha detto anche l’AD Fenucci ieri. La nostra volontà è chiara, quindi ora aspettiamo di metterci seduti al tavolo con lui e poi avremo, secondo noi, argomenti importanti da mettere sul piatto per proseguire insieme. Aspetteremo la sua decisione e rispetteremo la sua volontà».
Tutti vogliono Thiago Motta. A Leverkusen rimane Xabi Alonso che, come Motta, è desiderio di molti. Sarebbe bello che il Bologna segua la strada dell’Atalanta e Thiago Motta sarebbe un tassello importante…
«Sì, per proseguire questo lavoro assieme. La prima cosa che mi sento di dire è che lo voglio ringraziare da parte di tutto il club per tutto quello che ha fatto. Per il lavoro, l’abnegazione, la serietà che ha messo tutti i giorni da quando è arrivato. È stato un inizio non facile, ma lui ha trovato risorse in un gruppo di lavoro importante. Lui è cresciuto qua da noi anche rispetto a quando è arrivato. Ha studiato, è migliorato, ha cambiato modo di giocare e ha saputo interpretare le caratteristiche dei giocatori che sono cambiati in questi due anni. E quindi mi sento in dovere di ringraziarlo pubblicamente. Poi parleremo per poter andare avanti perché ci piacerebbe vivere il sogno di questa Coppa Campioni, che lui si è guadagnato sul campo».
(Leo Turrini) È arrivato il momento che lo Scudetto lo vincano Bologna o Atalanta… Trovate la maniera! Bisogna puntare a qualcosa di più del 3° posto.
«Quando si parlerà di questa impresa sarò difficile recitare la formazione come fu per l’ultimo Scudetto del Bologna. Lì si giocava davvero in 11 – dice Di Vaio – Il mister ha dimostrato che oggi non è più così. Ha gestito un gruppo di giovani, li ha cambiati e resi protagonisti tutti. È un’impresa altrettanto importante».
Di Vaio, da attaccante, quanti col può avere ancora potenzialmente nei piedi Joshua Zirkzee? Può essere paragonata all’Ibra dell’Ajax, ma poi lui divenne un attaccante da molti gol…
«Può diventare un attaccante da tanti gol perché non gli manca nulla sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista dell’idea del gioco e della visione della porta. Secondo me, la fame vien mangiando. Quest’anno Joshua ha assaggiato l’importanza di essere il centravanti di una squadra che punta in alto che si appoggia su di lui. Ha capito quanto contano i gol anche brutti di un attaccante. A lui piace giocare bene a calcio, ma è altrettanto vero che usciva dal campo arrabbiato perché non aveva sfruttato le occasioni. E quello è il sentito più importante per un attaccante: è il sentimento giusto. E quando ti rendi conto che il gol può fare la differenza, diventa un’ossessione. Se lui arriverà a questo come Ibra, che prima giocava per lo spettacolo, secondo me può diventare un bomber da tanti gol».
(Leo Turrini) Di Vaio quanti gol avrebbe fatto nel Bologna di Thiago Motta?
«Gioco diverso, caratteristiche diverse, ma sicuramente mi sarei divertito. Perché è una squadra che ha giocato un bel calcio».
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