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Di Vaio: ≪Bologna è casa mia. Mi ha fatto tornare a vivere emozioni che non provavo più≫

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Marco Di Vaio racconta la situazione del Bologna in un momento così delicato della stagione, passando dal suo ruolo di direttore sportivo al mercato invernale ormai imminente. Intervistato per Tuttomercatoweb.com da Dimitri Conti

Il rapporto con gli allenatori e l’esperienza da dirigente

Nell’estate del 2022, Marco Di Vaio è stato promosso da caposcout a direttore sportivo con Giovanni Sartori nel ruolo di responsabile dell’area tecnica. Di Vaio ha parlato del suo nuovo incarico come di un’esperienza non semplice, ma estremamente stimolante. ≪Avendo lavorato accanto a tanti direttori ho potuto capire a quante cose devi stare attento, quanto contano i rapporti e la preparazione, la visione dei giocatori.≫ Il DS ha speso belle parole anche per Sartori, esprimendo una grande stima e sottolineando come l’approccio al ruolo sia cambiato ed evoluto grazie a lui. Alla domanda relativa al sogno europeo, Di Vaio ha fatto riferimento al divario con le potenze del campionato, specificando che per un club come il Bologna è necessario sfruttare tutte le difficoltà delle big per cercare di tenere il passo: ≪Manteniamoci e proviamo a crescere, per consolidare la mentalità servono risultati, esperienze e tempo.≫ Il Direttore Sportivo ha poi parlato dei due allenatori con cui ha lavorato da dirigente. Attestati di stima nei confronti di Thiago Motta: ≪Conoscevamo il suo potenziale e speravamo che da noi lo esprimesse in maniera definitiva. Ha dato un’identità di squadra, con carattere e determinazione, grazie allo staff e assieme al club. Vogliamo andare avanti anche oltre la fine del campionato.≫ Naturale, poi, proseguire parlando di Sinisa Mihajlovic, a quasi un anno dalla tragica scomparsa. Di Vaio ha parlato del momento dell’esonero come del più tragico e difficile della sua carriera da dirigente. Una scelta fatta nel rispetto di un rapporto professionale sincero e rispettoso: ≪In quel momento comunicargli che andavamo su un’altra strada è stato complicato, ma l’abbiamo trattato come voleva. Da allenatore, non da malato.≫ Poi continua: ≪Mi manca tanto. Ho vissuto anche una crisi personale. Non è stato e non è tuttora semplice

Le grandi sorprese: Zirkzee e Calafiori

Di Vaio si è poi concentrato sull’annata di Joshua Zirkzee. Il calciatore ha vissuto un momento difficile durante la stagione scorsa, quando l’arrivo di Thiago Motta ha segnato il passaggio tattico dal 3-5-2 al 4-3-3 e, di conseguenza, alla titolarità unica di Arnautovic. Ma con la partenza dell’austriaco, l’attaccante ha fatto un importante salto di qualità sotto tutti i punti di vista. Il DS ha raccontato dei consigli dati all’ex-Anderlecht: ≪Uno dei primi consigli che gli ho dati è di prendere un numero importante, ha preso il 9. Agli attaccanti si chiede concretezza, Joshua è diverso ma mi piace la sua attitudine e arriverà a fare i gol necessari.≫ Ha poi proseguito rassicurando i tifosi sulle sirene di mercato: ≪Non pensiamo assolutamente di cederlo. I rumors servono a poco, lui deve continuare a lavorare e a giocare, a crescere e dare continuità aiutando i propri compagni.≫ 

Di Vaio ha poi risposto alle domande sull’altra grande nota positiva di questa prima parte della stagione rossoblù: Riccardo Calafiori. Già sondato nell’estate 2022, il difensore è stato acquistato dal Basilea, nella parte finale della finestra di mercato, già pensando al doppio ruolo. Il classe 2002, nelle gerarchie previste, sarebbe dovuto essere l’alternativa a Lucumi, ma l’infortunio di quest’ultimo ha accelerato il processo e il difensore si è fatto trovare pronto, scendendo in campo con sicurezza e facendo grandi prestazioni da centrale. Di Vaio, però, non si sbilancia sulla possibilità di vederlo in azzurro: ≪Dipende da lui. Non ci sono tantissimi centrali in questo momento, deve crescere perché ha solo sette-otto partite in quel ruolo, ma se continua così…≫ 

La tecnica di Karlsson e la leadership di Orsolini

Di Vaio ha spiegato come Sartori cerchi di vedere più partite possibili, soprattutto relativamente alle competizioni internazionali dove l’aspetto caratteriale e la tenuta psicologica sono più evidenti. Il DS ha poi parlato, proprio a proposito di competizioni internazionali, dell’ultimo grande acquisto della dirigenza rossoblù: Jesper Karlsson. L’interesse, chiaramente, non era solo del Bologna: ≪C’erano tanti interessi, da anni. Con l’AZ aveva dei numeri confermati anche in Europa e un giocatore così genera interesse. ≫ Di Vaio ha poi proseguito spiegando come, a suo modo di vedere, sarà difficile vederlo nel ruolo di centravanti. A detta del DS mancano delle caratteristiche mentali specifiche per il ruolo da punta centrale. 

Tenuta psicologica che certo non manca a Riccardo Orsolini, vero leader tecnico della squadra: ≪Fa gol belli e ogni anno porta a casa numeri. L’ho visto molto cresciuto dopo la firma del nuovo contratto, come se nella sua testa avesse assunto una posizione diversa nel gruppo.≫ Ha poi proseguito, rispondendo alla domanda sul futuro del giocatore: ≪Per noi e il nostro pubblico è già un simbolo, è un riferimento della gente. Un ragazzo positivo e allegro, in un gruppo porta tanto ed è riconosciuto. Siamo molto contenti che continui con noi.≫ 

Il mercato invernale, tra incedibili e obiettivi

Di Vaio ha poi parlato del mercato in entrata e della lista degli incedibili: ≪Ferguson non si muove e su questo siamo tutti d’accordo. Lui, come Posch, sono troppo importanti per noi. Ma in realtà la forza di questa squadra è avere tanti giocatori di livello quasi pari, vogliamo mantenere alto il livello sia dall’inizio che a partita in corso.≫ Il DS non ha fatto nomi di acquisti imminenti, ma ha specificato che le idee verranno discusse più avanti insieme all’allenatore. Segnale inequivocabile di come il pianeta Bologna sia unito più che mai. 

 

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