Bologna FC
Diamo i numeri: Milan – Bologna
Continua la nostra rubrica Diamo i numeri, dove ogni settimana vengono proposti commenti, analisi, curiosità e pillole statistiche, rigorosamente su una scala da 0 a 10, sulla Serie A e sulla situazione in casa Bologna.
Zero le vittorie del Bologna dopo le prime tre giornate di campionato. La squadra di Siniša Mihajlović non ha ancora trovato la sua prima vittoria in questa Serie A ed i tre punti sono ancora un miraggio. Speriamo non per molto, giovedì sera c’è la Salernitana al Dall’Ara ed i tifosi si aspettano una vittoria.
Uno il palo scheggiato clamorosamente da Nicola Sansone. Minuto 67, punizione a favore del Bologna. Soriano finge il tiro e tocca il pallone per Sansone che improvvisamente si accende, se la sposta sul destro ed esplode una sassata che fa tremare il palo di Maignan ed i tifosi milanisti. Che peccato. Dopo il record di legni colpiti della scorsa stagione – 19, al pari del Napoli – speriamo che quest’anno la dea bendata inizi a guardare qualche partita del Bologna.
Due i palloni sanguinosamente persi dal Bologna. Due gravi disattenzioni che hanno portato ai due gol del Milan. Al 21’ Schouten perde palla sul pressing di De Ketelaere che con scaltrezza gli soffia via il pallone e fa ripartire il Milan, prendendo in controtempo il Bologna: quattro contro tre, De Ketelaere appoggia a sinistra per Leao che la piazza alla destra di Skorupski. Al 57’ altra ingenuità con un incomprensibile lancio di Cambiaso che regala il pallone a Leo. Il portoghese scodella un pallone sopraffino in mezzo all’area rossoblù e Giroud al volo conclude in rete, scrivendo la parola fine sul match e spegnendo le speranze dei tifosi bolognesi. Così non va.
Tre le partite giocate fin qua, due big affrontate, un punto raccolto. Non è con il Milan a San Siro che il Bologna deve necessariamente trovare punti, e fin qua siamo d’accordo tutti, ma l’atteggiamento remissivo ed intimorito della squadra – a parte qualche guizzo di Sansone ed Arnautovic – non sarà piaciuto di certo a Siniša Mihajlović.
Quattro giorni alla fine del mercato. Quattro giorni al primo di settembre, per tirare le somme e poter valutare complessivamente l’operato della dirigenza. Quattro giorni dopo i quali si potrà capire la reale dimensione e le ambizioni del Bologna targato Sartori-Saputo. Oggi è arrivata l’ufficialità del prestito con diritto di riscatto del centrocampista Nikola Moro dalla Dinamo Mosca. Entro la fine del mercato dovrebbe arrivare un difensore fra Balerdi del Marsiglia, Omeragic dello Zurigo, Chatzidiakos dell’Az Alkmaar e Flavius Daniliuc del Nizza.
Cinque agli esterni del Bologna, insufficienza in pagella per Kasius e Cambiaso. Il primo non aveva certamente un avversario semplice davanti – questo è vero – ma è altrettanto vero non è praticamente mai riuscito ad opporsi a Theo Hernandez che lo sfidava sulla fascia per tutto il match. Lo affronta come meglio può ma è contamente in affanno in fase difensiva e non lo si vede quasi mai in fase offensiva. Opaca anche la prestazione di Cambiaso che non brilla per tutta la partita ed infine regala al Milan la rete del raddoppio: è un errore imperdonabile. Esterni del Bologna per ora “rimandati a settembre”.
Sei meno più che generoso all’arbitro Gianluca Manganiello per il rigore non dato al Bologna. Siamo al minuto 73, contatto Kalulu-Sansone in area milanista. L’attaccante rossoblù scarica il pallone in area poco prima che il difensore francese frani in ritardo sui di lui, abbattendolo nell’area piccola. Per Manganiello non c’è nulla e lascia correre, Banti al VAR non lo richiama. Rimangono non pochi dubbi sulla decisione arbitrale.
Sette e mezzo al talentino del Milan Charles De Ketelaere. Debutto titolare a San Siro più che convincente: un assist al bacio per Leao per il primo gol rossonero, presenza costante su tutto il fronte offensivo, lo si trova veramente ovunque. Tecnica, grinta, intensità fisica e personalità. Il Milan ci ha visto lungo investendo sul giovanissimo fantasista belga che farà divertire non poco gli appassionati di calcio. Benvenuto in Serie A Charles.
Otto i tiri in porta del Bologna, dall’inizio del campionato. Un bottino magro, troppo magro per i ragazzi di Sinisa. 0.7 gol a partita per i rossoblù, meno di un gol a partita. Questo dato è molto eloquente: il Bologna arriva poche volte a centrare la porta avversaria. Chiarito il futuro sotto le Due Torri di Marko Arnautovic, resta da capire il futuro di Riccardo Orsolini. Intanto Sartori ha comprato il promettente Joshua Zirkzee dal Bayern Monaco che già con il Milan si è accomodato in tribuna a San Siro. Che possa portare lui la finalizzazione che manca ai rossoblù?
Nove a Sansone, il migliore in campo di un opaco Bologna. Entra al 62’ con il piglio ma soprattutto con il piede giusto e scuote la squadra. Prima colpisce il palo esterno con una gran conclusione dalla distanza, si “guadagna” un contatto con Tomori in area di rigore ma l’arbitro lascia proseguire. Impatto davvero notevole su una gara difficile contro il Milan, non era scontato. Il messaggio a Sinisa è chiaro: “merito un posto da titolare”.
Dieci a Rafael Leao che segna, fa segnare e fa sognare i tifosi milanisti. Il classe 1999 apre il match su ripartenza ed assist di De Ketelaere, piazzando il pallone alla destra di Skorupski. Stupenda la palla scodellata in mezzo per il secondo gol del Milan, un invito a nozze per Giroud che in acrobazia infila Skorupski e chiude il match. Leao e Giroud, che hanno trascinato il Diavolo alla vittoria dello scudetto l’anno scorso, confermano il loro sodalizio e continuano a far innamorare i tifosi rossoneri.
Al di là dei numeri, colpisce la naturalezza con cui Leao gioca, si diverte e danza sul pallone, come se non sentisse la pressione di giocare in una big di Serie A che ha vinto 7 Champions ma, piuttosto, come se stesse giocando un’amichevole fra amici in un campetto di calcio di Almada, la sua città natale.
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