Bologna FC
Diciannove punti in otto partite
Otto partite giocate dal Bologna di Vincenzo Italiano, 19 punti conquistati, con un ruolino di marcia da Champions League. Siamo sicuri che abbiamo visto tutto del Bologna di Vincenzo Italiano?
Ormai sembra un mantra “questo Bologna di Vincenzo Italiano che vince”. Anche ieri due reti e una vittoria che profumano sempre più di Europa. Parola che è stata pronunciata senza alcun timore dal conducator Italiano, durante l’ultima conferenza stampa prima della salita al capoluogo piemontese.
In otto partite diciannove punti, sono tanti, troppi per non pensare in grande. Ma in queste ultime otto partite, con il recupero di Lewis Ferguson, ci sono tutte le premesse per un percorso europeo che possa tornare a dare quelle soddisfazioni che non sono arrivate in questa stagione.
Il Bologna che vince di Vincenzo Italiano nasce a Genova, ma inizia il suo percorso a Cagliari
La “puntata zero” di questo percorso viene “registrata” a Genova. Il primo Bologna convincente, autoritario, aggressivo alto, organizzato, lo si vede il 19 ottobre nel capoluogo ligure. Due reti, gioco abbastanza fluido, senza alcuni attori principali (Lucumi, in panchina, Ferguson, in ritardo di preparazione), quello è stato il primo Bologna volitivo, capace di comandare la partita. Almeno per i primi 75 minuti di gioco. Perchè contro Atalanta e Parma, i due pareggi erano venuti con una chiara prestazione di gioco, ma non così dominante. Soprattutto col Parma dove, per quasi un tempo, il Bologna aveva giocato in superiorità numerica e nonostante ciò aveva mancato il bersaglio grosso.
Poi la tripletta di vittorie, Cagliari, Lecce e Roma, di cui due fuori casa. Nove punti di sostanza, con la prima gara vinta in trasferta con una “grande” contro i giallorossi. Quella vittoria aveva iniziato a dare il senso a questa stagione che, nei punti, provava a raccontare ai dubbiosi, quello che sarebbe potuto essere di lì a breve. E poi un altro trittico, inframezzato dal pareggio con la Juventus: Venezia, Fiorentina e, ieri, il Torino, con in mezzo la Coppa Italia, dove il Monza sembrava di una o due categorie inferiore. Quattro vittorie consegnate ai “tabellini”, condite da dieci reti, a cui si devono aggiungere le due di Torino: anche in fase realizzativa il Bologna ha cambiato marcia.
Il sesto posto è assolutamente legittimato
Anche se la classifica non è fatta di se e di ma, gli unici “veri” rimpianti sono proprio Genova e la partita con la Juventus, due vittorie sfuggite per un soffio. Quei quattro punti che, onestamente, oggi mancano (le partite erano giunte al 70′ sullo 0 a 2) porterebbero una classifica talmente bella, da essere quasi incredibile: 32 punti, quinti, ad un soffio dal terzo e quarto posto di Lazio e Inter.
Ma rimaniamo ancorati all’oggi e ai 28 punti odierni: Italiano ha compiuto tragitto bellissimo e complicato. E siamo altrettanto sicuri che il viaggio “stagione 24/25” è ben lungi dall’essere concluso, con tantissime sorprese che ancora devono palesarsi.
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