Bologna FC
Dion Ruffo Luci: “A Bologna per tutta la vita”
Un “figlio” di Bologna e del Bologna, trasferitosi oggi qualche chilometro più a nord (gioca nel Trento) per iniziare a respirare il professionismo nel calcio e farne il lavoro di una vita.
Alla Casa di C ha rilasciato una breve intervista l’ex Capitano della Primavera, Dion Ruffo Luci, e questo è un breve estratto:
“A Trento sono in prestito secco e a fine stagione ritorno al Bologna Fc. Perchè il mio sogno è giocare in serie A e giocare nel Bologna, tutta la vita, non sarebbe male. E se questo sogno si avvera, mi abbonerò in curva, così quando non vengo convocato, mi guarderò le partite dalla curva“. Per tutti a Bologna, la Curva è la Bulgarelli, la ex Andrea Costa,, la casa del tifo rossoblù.
Il racconto dell’ex Capitano della Primavera rossoblù parte dagli inizi, la Virtus Calcio (“una squadra che adesso non esiste più”), poi le giovanili del Bologna, fino alla Primavera. L’anno da incorniciare è la stagione 2018/2019: vittoria al Viareggio e promozione in Primavera 1, il gotha del calcio giovanile nazionale. E la stagione successiva, quasi in un crescendo rossiniano, l’aggregazione alla Prima Squadra, voluta da Sinisa Mihajlovic e il debutto in quel di Parma:”È stata una grandissima emozione ma un po’ rovinata dal fatto che era a porte chiuse. Senza tifosi, lo stadio vuoto. È come debuttare in una amichevole. Stavamo vincendo 2-0, sono entrato e ho detto al team manager ridendo “provo a fare gol” perché entravo da trequartista. Ti giuro, non so come sia stato possibile (dopo il suo ingresso sono arrivati due gol da parte dei ducali, ndr). Io al loro secondo gol sono morto dentro, mi ha spezzato il cuore.”
Poi però la sorte, almeno momentaneamente, gli chiude la porta: un infortunio in allenamento, 31 dicembre 2020, e frattura parzialmente scomposta della tibia destra. Dion non si smarrisce e non molla; 5 mesi di riabilitazione, comprensivi di operazione e terapie e il ritorno in campo, voluto e desiderato, per dare una mano ai propri compagni: e Dion sarà ancora protagonista nei play out, trascinando i compagni a Roma contro la Lazio e segnando la rete, su rigore, del momentaneo 1 a 1. Ai supplementari, Rocchi, darà il successo ai felsinei e la conseguente permanenza in Primavera 1: “Bellissimo, era l’ultima partita di un percorso lunghissimo che si sarebbe chiuso al termine di quella partita. C’era tanta emozione!”.
La chiusura dell’intervista passa dal suo momento attuale al Trento (“Siamo in zona Playoff“), al giocatore per cui stravede, Lorenzo Pellegrini (“Giocatore pazzesco“) e alla sua voglia di studiare (“Sto cercando di studiare. A me piace molto la Finanza. Sono iscritto all’università ma ho cambiato due indirizzi. Prima Economia e poi Scienze della Comunicazione online, ma online è davvero dura. Frequentare i corsi di un’università pubblica come tutti i ragazzi non è possibile per i miei orari. Sto valutando cosa fare ma una laurea sicuramente la voglio prendere, è un mio obiettivo“): ma il suo futuro, quello da calciatore, quello che vorrebbe fare grande, gli piacerebbe fosse fra le mura amiche dello Stadio di “casa sua”: Il “Renato Dall’Ara“.
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