Bologna FC
E’ sempre Calciomercato – Si avvicina il mercato di Gennaio – 12 nov
Mancano meno di 50 giorni al mercato di gennaio, quello che in gergo si chiama mercato di riparazione e dove le squadre provano a rettificare le situazioni che presentano “buchi” in termini di organico. I nomi che girano in questi giorni vanno dalla difesa all’attacco, soluzioni magari low cost, come scrivono nei loro articoli quotidiani Marcello Giordano e Claudio Beneforti, ma che possano dare efficacia ai singoli reparti sin da subito, magari dalla prima partita del nuovo anno contro la Signora Bianconera.
Difesa: il nome nuovo è quello di Giancarlo Gonzales, difensore costaricano attualmente in forza al Palermo di De Zerbi, adattabile sia in una difesa a tre che a quattro. L’arrivo del centrale centroamericano potrebbe, ma non necessariamente, prevedere la partenza di uno fra Marios o Ferrari, ceduti in prestito per permetter loro di fare esperienza.
Attacco: In entrata i nomi che “girano” sono quelli di Paloschi e Pinella, entrambi dell’Atalanta, entrambi con storie diverse. Ad Alberto Paloschi, riscattato dallo Swansea per ben 7 milioni, la panchina va stretta: la punta di Chiari non rientra nelle rotazioni di Gasperini e potrebbe a gennaio cambiare aria, nonostante i 7 milioni del cartellino. Il suo procuratore, Tullio Tinti, potrebbe alla società bergamasca di mandare a giocare il suo assistito, per non fare sprezzare il valore del ragazzo. Altro discorso è quello legato a Pinilla: con la società orobica si potrebbe fare uno scambio Floccari-Pinilla, visto che ad entrambi scade il contratto a giugno 2017. Floccari può giocare insieme a Destro, mentre Pinilla può fare reparto da solo in assenza della punta marchigiana (tant’è che Donadoni in estate aveva messo il cileno in cima alla lista per la punta da inserire in organico). Intanto si registra una voce che arriva da Roma e Milano (sponda Inter): le due squadre avrebbero messo gli occhi su Ladislav Krejci, autore di un interessante avvio di campionato. Sicuramente il Bologna prima di privarsi del nazionale ceco, farà valere le sue ragioni che sono quello di un percorso di rafforzamento dell’organico e non di indebolimento della squadra. Saputo docet.
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