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Bologna FC

EDITORIALE 1000cuori: Un punto che purtroppo sembra guadagnato – 15 feb

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I successi, in campionato, si costruiscono in trasferta e si fortificano tra le mura amiche, ma questo Bologna che punta chiaramente alla Serie A non riesce a eseguire al meglio questo spartito, e nella settimana di Sanremo stecca nel momento della verità: ancora un pari casalingo, ancora un avversario forse inferiore tecnicamente ma ben organizzato che mette in difficoltà una squadra, quella rossoblù, incapace di spaccare la partita. Ecco quindi la gara per com’è stata, senza buonismi: un match nervoso e tirato che ha visto il Bologna uscire con un punto che alla fin della fiera è pure guadagnato, visto che ai punti la vittoria sarebbe dovuta andare agli uomini di Tesser, bravi a contenere i padroni di casa ai quali è mancata la virtù dell’ultimo passaggio e della verticalizzazione, concetto peraltro ribadito nelle interviste post-gara da Buchel, Gastaldello e anche dal tecnico Lopez. 

Il mister rossoblù cede alle voci del popolo, che vogliono in campo i nuovi: subito titolari Gastaldello in difesa e Mancosu davanti, ma mentre il primo – che ritrova l’ex-compagno al Crotone Domenico Maietta come partner – risponde bene, in attacco l’intesa tra Mancosu e Cacia stenta a decollare: movimenti molto simili, a tratti sembrano pestarsi i piedi. Quando Lopez corregge parzialmente il tiro, a ripresa inoltrata, la Ternana ha già avuto diverse occasioni: la più chiara di tutte a inizio gara, quando Avenatti si divora coordinandosi male un ghiotto pallone conseguenza di una respinta di piede di Coppola su inserimento di Gavazzi. Entrano Krsticic e Sansone in luogo di un Buchel spento e nervoso e di un Casarini che si impegna ma a cui non si può anche chiedere di estrarre il coniglio dal cilindro. Laribi si abbassa a interno, Sansone va dietro le due punte. Risultato: niente. Perché la Ternana ha ormai preso le misure, e anzi come all’andata alla fine può recriminare su un pari che sa di vittoria mancata: allora fu Paez a stendere Mazzarani con un fallo netto in area, stavolta è Maietta a compiere un intervento su Ceravolo meno evidente ma su cui il rigore poteva starci eccome. E allora chissà come sarebbe andata. 

Alla fine finisce così. Un pari che sa quasi di punto guadagnato, ed è un peccato perché il Bologna ha la squadra che ha e sicuramente mister Lopez non voleva questo tipo di prestazione, da squadra timida, incapace di giocare in scioltezza e di osare negli ultimi 16 metri. Forse alcune scelte, a livello di uomini, andrebbero riviste (Zuculini che fine ha fatto?) ma questo comunque non giustifica l’aver visto una squadra così contratta, che in casa propria riesce a stento a tirare in porta e che finisce per essere salvata – come già avvenuto con il Pescara – dalle mani e soprattutto dai piedi di Nando Coppola, ancora una volta inaspettato eroe di giornata. Per essere promossi c’è da lavorare ancora molto.

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