El Azzouzi, l’assenza si prolunga: starà fuori 2/3 mesi (Stadio)

Medaglia di bronzo al collo, Oussama El Azzouzi era tornato lo scorso agosto a Casteldebole con un problema al ginocchio. Una distorsione al ginocchio con interessamento del menisco che lo aveva già fermato nelle ultime partite del torneo di Parigi e che a Bologna hanno voluto approfondire per capire meglio come intervenire.

Alla fine Oussama aveva optato per la soluzione “conservativa”. Uno stop in cui lavorare sul rafforzamento del ginocchio, ma senza finire sotto i ferri. Tuttavia, la situazione probabilmente in queste settimane non è sembrata migliorare e ora spunta anche un altro problema. Oltre alla distorsione, ci sarebbe anche un ernia, motivo per cui il marocchino del Bologna dovrà allungare il suo stop a 2/3 mesi.

El Azzouzi e il rientro

Se dovesse essere confermato il problema relativo all’ernia ci sarà da capire come il marocchino e la società decideranno di risolvere. Nel frattempo, El Azzouzi continuerà anche la terapia conservativa per il suo ginocchio. I medici lo manderanno in campo solo quando saranno sicuri che il problema non si ripresenterà al primo contrasto.

Il rientro con almeno due mesi di stop è previsto non prima di inizio novembre, se non più tardi. Questo significa che il giocatore avrebbe comunque saltato almeno le prime 3 gare di Champions League. Motivo per cui è stato escluso dalla lista.

Le alternative della mediana

Se in attesa di Ferguson, il Bologna ha prelevato in prestito dal Milana anche Tommaso Pobega lo ha fatto in maniera lungimirante. Un alternativa valida in più avrebbe allungato le rotazioni e dato più tranquillità ad Italiano in questo avvio di stagioni, in cui di fatto aveva a disposizione solo quattro centrocampisti. Perché anche se Freuler, Moro, Aebischer e Fabbian sono (ora) tutti e quattro fisicamente a posto, il problema è dietro l’angolo. Anche perché Aebischer, poco dopo il rientro dalle vacanze, ha subito un infortunio muscolare. E Kacper Urbanski, finora invisibile nella stagione rossoblù, ha lavorato in maniera personalizzato per un ampio periodo in differenziato a causa a sua volta di problemi fisici.

fonte: Dario Cervellati, Stadio

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