Bologna FC
“Era Sartori”: come il DS ha cambiato il Bologna FC
Il Direttore Sportivo, con alcuni innesti decisivi e determinanti e con scelte alle volte molto discusse, ha completamente cambiato in pochi anni le ambizioni e le prospettive dei rossoblù.
Al termine di una stagione da incorniciare, coronata dalla qualificazione alla prossima Champions League, sono molti i meriti da riservare ai rossoblù. Alle spalle dei giocatori scesi in campo, dell’allenatore che guidava i fili dalla panchina, e dello staff, vi è però un Direttore Sportivo che ha organizzato con cura, precisione e dedizione il Progetto. Giovanni Sartori, sin dal suo arrivo sotto le Due Torri, ha completamente rivoluzionato con il mercato non solo lo stile di gioco del Bologna FC, ma anche la strategia di approccio, lungimirante e sempre ragionata. Che ha portato i suoi frutti, e che potrebbe continuare a riservare sorprese.
Gli innesti del 2022
Nell’estate del 2022, il Direttore Sportivo portò a Bologna diversi giocatori. Alcuni giovani, altri poco conosciuti, altri Stelle emergenti ancora mai sbocciate, che hanno poi trovato la loro consacrazione con i colori rosso e blu. Dal 1° luglio la squadra di Saputo acquisì dunque le prestazioni di alcune delle pedine chiave che si sarebbero successivamente rivelate un vero e proprio successo su tutta la linea, sia sotto il profilo economico che quello prettamente sportivo.
Gli innesti più decisivi furono sicuramente quelli di Lewis Ferguson, lo scozzese centrocampista proveniente dall’Aberdeen, che arrivò per poco più di 3.5 milioni, ed ovviamente di Joshua Zirkzee, in prestito definitivo a 8.5 milioni con diritto di riacquisto. Senza dimenticare poi Cambiaso, Lykogiannis, Posch, Aebischer e Moro, i quali si sono rivelati estremamente decisivi. A gennaio, poi, arrivarono anche Kyriakopoulos e Ravaglia, autore quest’anno di due rigori parati indimenticabili.
La strategia di Sartori per cambiare il Bologna FC
Di questi nomi spiccano in particolare i costi del cartellino, e la loro inevitabile Super-Rivalutazione in seguito a questa stagione. Il DS orientò la sua strategia di calciomercato verso l’acquisto di giocatori giovani, in grado di essere duttili e ricoprire più ruoli in campo. Ma soprattutto, senza esagerare il loro prezzo di acquisto, bensì ragionando ed osservando le potenzialità dei singoli sulla base di un’economia di gruppo, funzionale, coesa e con obiettivi comuni.
Nessuno degli innesti, tranne Zirkzee (il quale comunque aveva necessità di rilanciarsi visto il poco spazio riservatogli al Bayern), aveva fino a quel momento un passato in un Club glorioso. Sartori dunque, studiando da vicino ogni singolo giocatore, intuì quanto sarebbe potuto servire alla squadra, piuttosto che basandosi sulle sue capacità ed abilità individuali. Una strategia che, ad oggi, si è rivelata vincente.
La consacrazione: l’estate del 2024-2024
All’inizio della scorsa stagione arrivò la consacrazione definitiva della sua strategia. In una sola sessione di calciomercato, Sartori portò sotto le Due Torri alcuni dei principali artefici del successo di quest’anno, tra cui Calafiori a soli 4 milioni di euro, Fabbian a 5 milioni con diritto di recompra e Saelemaekers in prestito, il quale nonostante il mancato riscatto si è comunque rivelato fondamentale nelle ultime uscite del campionato. Beukema, Kristiansen, El Azzouzi, Freuler, Ndoye e Karlsson furono poi altre scommesse. Alcune rivelatesi vincenti, altre ancora in fase di assestamento e miglioramento.
Calciomercato in uscita del Bologna FC
La decisione che forse fece più discutere e che probabilmente si rivelò la più vincente fu la capacità di sostituire adeguatamente i senatori. Il calciomercato in uscita del Bologna vide i saluti di Arnautovic, accasatosi all’Inter, di Medel e di Sansone. Sul primo, in particolare, il Bologna aveva costruito gran parte del suo reparto offensivo, affidandogli le chiavi del gioco per trovare soluzioni. Una scelta discussa, come d’altronde anche la maggior parte delle precedenti, su cui però Sartori fu categorico e determinato.
Un successo su tutta la linea
In due stagioni, il Direttore Sportivo ha completamente rivoluzionato il Bologna FC. Costruendo, attorno all’allenatore, una serie di reparti ben organizzati e soprattutto giocatori validi anche dalla panchina. Interscambiabili, in grado di fornire supporto ai titolarissimi e alternarsi senza la necessità di affidarsi ed agire sulla base delle decisioni di una unica individualità. Seguendo, come un mantra imprescindibile, il motto: “il successo del gruppo, è il successo del singolo“.
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