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ESCLUSIVA – Giorgio Dusi (BundesItalia) su Salif Sané: “Al Bologna porterebbe esperienza e quantità”

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Continua il pressing del Bologna per regalare a Siniša Mihajlović un difensore affidabile in vista della prossima stagione. Uno dei nomi che circola con più insistenza è quello di Salif Sané, calciatore dello Schalke 04. Abbiamo parlato di lui con Giorgio Dusi, redattore di Goal Italia e CEO di BundesItalia.com.

Salif Sané è uno degli obiettivi per la difesa del Bologna. Sarebbe un colpo niente male, no?

“E’ un giocatore esperto, viene da tanti anni di Bundesliga e per il Bologna sarebbe perfetto: è il calciatore ideale per una squadra che vuole lottare per l’Europa. A livello di esperienza è un calciatore che ti porta qualcosa in più, sarebbe un grande acquisto”.

Il difensore, dopo il passaggio dal campionato francese a quello tedesco, dove e come è migliorato?

“Il calcio tedesco lo ha migliorato molto, soprattutto per quanto riguarda la velocità di pensiero. L’evoluzione più importante è stata quella del ruolo, perché in Francia giocava da mediano; in Bundesliga la sua carriera è stata stravolta, e il calciatore si è imposto come difensore centrale”.

All’Hannover che stagioni ha vissuto?

“Ha vissuto stagioni tra alti e bassi, un po’ come tutta la squadra. Prima della stagione 2017/2018 non si era ancora espresso a livelli altissimi, anche perché giocava sia da mediano sia da difensore. La stagione successiva, invece, è stata quella della svolta: è stata la migliore annata di Sané in Bundesliga. Vinse diversi premi, era primo in diverse classifiche di statistiche; a livello di numeri aveva delle medie molto alte. Le sue grandi prestazioni convinsero lo Schalke a puntare su di lui: venne pagato anche molto, per una squadra come quella tedesca”.

E’ arrivato allo Schalke con quali presupposti?

“E’ arrivato con i presupposti di lottare per l’Europa; non è andata proprio così perché, negli ultimi due anni, la squadra ha lottato per la salvezza. Avrebbe dovuto guidare la difesa, doveva essere il sostituto di Kehrer anche se le caratteristiche non erano uguali, dato che all’Hannover giocava come centrale nei 3 del pacchetto arretrato. Lui non è come Bonucci, non imposta: ha una buona visione ma non una grandissima qualità con i piedi”.

Ha rispettato le aspettative?

“Non proprio, anche perché è stato molto sfortunato. Quest’anno ha subito un grave infortunio che ne ha condizionato la stagione, e la sua assenza si è fatta sentire parecchio. Ha giocato di più nel post-lockdown, ma spesso si è dovuto adattare a centrocampo per colmare diverse assenze. Le due stagioni vissute allo Schalke non sono state del tutto positive, ma la colpa non è stata solo sua: la squadra non ha giocato bene, e i calciatori da salvare si possono contare sulle dita di una mano. La crisi dello Schalke ha influenzato molto le sue prestazioni, anche perché la squadra tedesca ha avuto davvero tanti infortuni che hanno mutato le dinamiche tecnico-tattiche della rosa”.

Pregi e difetti di Salif Sané.

“Il suo punto di forza è il gioco aereo: quando si tratta di duellare a livello fisico è incredibile. Dall’altra parte, è goffo ma nemmeno tanto: è abbastanza reattivo e riesce a raggiungere anche una certa velocità. Non è bello da vedere, ma la sua presenza si sente. Ha lunghe leve, ha una falcata importante. Con i piedi potrebbe migliorare. A livello di linea la Bundesliga non ti aiuta tanto: la linea difensiva è l’arte dell’arrangiarsi, ma comunque è abituato a giocare in determinate situazioni. Nel complesso possiamo dire che è un buon difensore”.

Cosa potrebbe dare alla difesa del Bologna?

“Esperienza e quantità. Penso che alla difesa rossoblu manchi un po’ di concentrazione: lui potrebbe essere l’ideale, rispetto ad altri difensori, per far migliorare il Bologna sotto questo aspetto. Penso che Sané, a differenza di Denswil, sia più affidabile. Certo, sbaglia anche lui, ma molto meno rispetto all’olandese. E’ comunque un giocatore intelligente, ha 30 anni e penso si possa adattare bene al campionato italiano”.

 

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