Bologna FC
Esclusiva Radiabo – Urbanski: «Sono molto contento della fiducia del mister»
Questa settimana House of Cinni, la trasmissione di Radiabo che racconta le novità del settore giovanile e femminile del Bologna, ha avuto un ospite esclusivo: si tratta del centrocampista classe 2004 Kacper Urbanski, ex talento della Primavera rossoblù che all’inizio della stagione è salito in prima squadra (calcando il campo del Dall’Ara per 16 volte fino a questo momento). Ecco alcuni spezzoni dell’intervista al giovanissimo giocatore polacco condotta da Sebastiano Moretto .
Le parole di Urba: «Ho lavorato duramente e continuo a farlo, spero che il mister continui a darmi fiducia»
Partiamo dalla domanda iniziale del nostro programma: come mai hai iniziato a giocare a calcio? Qual è l’aspetto migliore?
«Fin da bambino io ho avuto il pallone tra i piedi, il primo a portarmi a giocare è stato mio papà. L’aspetto più bello del calcio è che posso seguire la mia passione. La nostra famiglia è nata nel calcio quindi parliamo sempre dell’allenamento, delle partite e del campionato».
Il Bologna viene da cinque vittorie consecutive: che aria si respira nello spogliatoio?
«C’è un’atmosfera straordinaria, siamo molto uniti e tutti sono contenti. Penso che questo si veda dentro e fuori dal campo. Vedere tutti i nostri tifosi allo stadio è bellissimo, non ho parole».
Secondo te quale è stata la vostra partita più bella finora?
«Secondo me abbiamo già giocato molte ottime partite ma per me la più memorabile è stata quella contro l’Inter in Coppa Italia a San Siro. Era una gara molto difficile, abbiamo giocato 120 minuti e alla fine abbiamo vinto».
Fino a questo momento hai collezionato 16 presenze. Ti aspettavi che il mister contasse così tanto su di te?
«All’inizio sinceramente non me l’aspettavo. Sono molto felice che il mister mi abbia dato fiducia ma allo stesso tempo sono consapevole di aver lavorato duro per questo e spero che continui a farlo. Quando lavoro con il mister sento di star facendo progressi giorno dopo giorno, mi dà molti consigli e sta dietro a tutti».
Ti aspettavi di essere schierato in un ruolo diverso dal tuo, ossia come ala sinistra invece che trequartista?
«Io sono un giocatore offensivo, il mister ha deciso che in quel momento potevo aiutare la squadra in quella posizione quindi ho cercato di farlo dando il mio meglio».
In cosa puoi ancora migliorare?
«Mi manca il gol, per forza. Però so che arriverà».
Ci dici qualcosa sul tuo rinnovo di quest’estate?
«Volevo fare la scelta migliore per la mia carriera calcistica e alla fine rimanendo qui ho preso la decisione giusta. Sono finito in prima squadra e sento la fiducia del club quindi sono tranquillo».
Sei arrivato in Italia nel 2021. Hai avuto difficoltà ad ambientarti dal calcio polacco a quello italiano?
«Sono arrivato in Italia a 16 anni quindi era difficile abituarsi a giocare in questo campionato. Mi allenavo con la Primavera poi sono passato nella prima squadra, quindi sono contento di esser riuscito a crescere su questo. Quando ho saputo della possibilità di venire a Bologna ho anche iniziato a studiare italiano: per me era molto importante anche per poter parlare con i compagni e con il mister. All’inizio non era facile però mi sono ambientato velocemente e dopo pochi mesi parlavo già la lingua».
Per te è importante anche lo studio.
«Sì, volevo superare la maturità quindi ho dovuto perdere una partita per andare in Polonia a dare gli esami. Sia io che la mia famiglia ci tenevamo, penso che sia molto importante anche per la mia crescita personale».
Com’è stato lavorare con Vigiani?
«Questi anni in Primavera mi hanno dato tanto. Secondo me Luca Vigiani è un allenatore molto bravo e spero di ritrovarlo nel mio percorso calcistico».
E il rapporto con Bagnolini e Corazza?
«Sono molto contento che siano in squadra con me, ci conosciamo da tanto e ormai siamo molto amici».
A quanto pare hai un rapporto molto stretto anche con Skorupski.
«Siamo come fratelli, è più facile quando c’è un polacco in squadra. Lui è qui da tanto quindi mi ha aiutato molto dentro e fuori il campo. Per me è come un fratello maggiore, siamo sempre insieme».
Dove ti vedi a maggio con il Bologna?
«Speriamo di trovarci in Champions (ride, ndr). Dobbiamo puntare in alto ma al momento noi non pensiamo al futuro, ci concentriamo sul presente e su ogni partita».
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