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Fabian Valtolina: “Attenzione alla solidità del Chievo”

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1000cuorirossoblu ha intervistato in esclusiva Fabian Valtolina, al quale abbiamo chiesto un parere sul momento che sta passando il Bologna, anche in ottica del match contro il Chievo. Durante la sua carriera, aprì una brevissima parentesi al Bologna (campionato di C1), Valtolina riassaporò la serie B vestendo questa volta la maglia del Chievo Verona, in prestito dagli emiliani. L’estate successiva fece ritorno nel capoluogo emiliano, contribuendo con 24 presenze e 2 reti al ritorno in Serie A dei felsinei.

Gli anni d’oro del Piacenza e quel 3-3 con la Roma impreziosito da una rovesciata storica che fece gonfiare la rete.. Molti sostengono che quel gol possa tranquillamente sostituire il logo della Panini, è proprio questo il gol a cui sei più affezionato?
Sicuramente è stato il gol più bello che io abbia mai segnato, in più ci sono molto affezionato perché non potrò mai dimenticare l’emozioni di quel momento. Era il 10 maggio 1998, eravamo al minuto 49 del secondo tempo e stavamo perdendo in casa 3-2. Grazie a quella rete il Piacenza riuscì a mantanere la categoria. Ce ne sono stati tanti altri di gol importanti, però questo lo ricordo con estrema lucidità.  

Sei stato allenato da importanti mister, come Novellino, Ulivieri, Prandelli e Spalletti, giusto per citarne alcuni. Con chi hai lavorato particolarmente bene? E qual è lo stile di gioco che preferisci?
Ho avuto il piacere di lavorare con tanti straordinari allenatori, sceglierne uno sarebbe davvero difficile perché ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa che mi ha portato dove sono arrivato nella mia carriera.  Lo stile di gioco preferito è facile; attaccare e arrivare a centrare l’obiettivo. Fortunatamente quasi tutti gli allenatori che ho avuto lavoravano in questa direzione, solo alcuni prediligevano le fasi difensive. Il mio intento da allenatore, è proprio quello di creare un equilibrio tra fase offensiva e quella difensiva, in modo da poter attaccare senza scoprirsi troppo dietro o lasciare spazi vuoti.

Ricoprivi il ruolo d’esterno d’attacco, che qualità non devono mai mancare a chi gioca in quella posizione? Hai qualche consiglio?
I ruoli e le sue qualità sono cambiate molto rispetto ad un tempo, quando giocavo ancora. La caratteristica che non poteva mancare assolutamente era la capacità di saltare l’uomo per crossare e servire palloni utili ai compagni, bisognava anche avere la freddezza di tagliare il campo e arrivare alla conclusione. Chiaramente bisogna avere una tecnica di base molto buona, anche se questo vale per qualsiasi ruolo. Se io avessi avuto la forza fisica di Carlo Nervo, magari avrei eseguito correttamente 100 cross piuttosto che i miei soliti 5 o 6. Io avevo grosse doti atletiche, ma non avevo il suo fisico, difatti la benzina mi finiva prima degli altri perché non riuscivo a fare una corsa lenta ma i miei erano, più che altro, scatti. Adesso l’esterno è un ruolo che si sta un po’ perdendo.

Anthony Mounier gioca a sinistra, mentre Emanuele Giaccherini ricopre la parte destra. Che ne pensi di queste due ali?
Giaccherini non è una sorpresa, le sue indiscusse doti da calciatore le conoscevo già bene. Mounier lo sto positivamente scoprendo da quando gioca a Bologna, sta facendo molto bene e spero che continui a dare il suo importante contributo ai successi della squadra.

Il 2015 si è chiuso con cifre positive per il Chievo, in particolar modo dal punto di vista della differenza reti in attivo, con la retroguardia clivense, che è stata la meno battuta della seconda colonna nella classifica di serie A. Per chi bisogna avere un occhio di riguardo della squadra gialloblu?
Il Chievo va temuto nel complesso, è una squadra consolidata che lavora bene insieme. Sono passati un po’ di anni da quando non gioco più a Verona, ma il meccanisco è tutt’oggi rimasto invariato: nel club costruiscono tutto come se fosse una grande famiglia, il gruppo è ben solido e lavorano in simultanea con lo stesso obiettivo prefissato in mente.

In ottica Chievo, visto che tu sei un doppio ex e domenica ci sarà proprio Bologna-Chievo al Dall’Ara, ti sbilanci in un pronostico secco?
Entrambe le squadre vengono da ottimi risultati contro due big, pareggio del Chievo con la Roma e vittoria del Bologna sul Milan, quindi sarà una partita particolarmente competitiva. I rossoblù o vincono o perdono, pareggiano raramente, però , statisticamente parlando, mi sento che questa domenica vedremo un bel pareggio. 

Fonte immagine: gazzetta.it

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