Fenucci a Sky: “Verdi pezzo importante di questa squadra, vale più di tutte le cifre circolate in questi giorni”. – 16 Gen

Notizia fresca di giornata: Simone Verdi ha risposto picche alle avances del Napoli, rispedendo al mittente l’offerta dei partenopei per la gioia dei supporters rossoblù, nonché della dirigenza felsinea. Sulla questione è intervenuto oggi Claudio Fenucci ai microfoni di Sky: “In occasione della cena di Natale già dichiarai che era importante mantenere la struttura della squadra per conseguire gli obiettivi sportivi stabiliti. Poi abbiamo ricevuto questa importante offerta per Simone Verdi. Poteva concretizzarsi a tre condizioni: l’accordo economico con il Napoli, l’accettazione del giocatore, la possibilità di trovare un sostituto adeguato al ragazzo. Queste tre condizioni non si sono verificate e siamo molto felici di continuare il nostro cammino con Verdi, che è un pezzo importante di questa squadra. L’offerta del Napoli è stata indubbiamente significativa, ma riteniamo che Simone valga di più delle cifre circolate in questi giorni sui media. In più il giocatore ha dimostrato di tenere alla città e alla squadra e non abbiamo necessità di vendere giocatori per finanziare la gestione corrente. Per il momento però rimane la soddisfazione di avere un calciatore che ha manifestato la volontà di rimanere con noi pur in presenza di una richiesta da parte di una squadra di vertice. Come detto, una delle condizioni riguardava la possibilità di trovare un sostituto all’altezza. E’ vero, il nome di Gabbiadini si sente spesso, lui è legato alla città e al club. Non nascondiamo che in futuro ci piacerebbe rifare un tentativo per riportare Manolo a Bologna; anche su Orsolini è stata abbozzata una trattativa con la Juventus. Per quanto riguarda le questioni federali, ci troviamo in una fase confusa anche se qualche risultato negli ultimi mesi l’abbiamo portato a casa con il nuovo statuto e la creazione di una nuova governance in Lega. Rimane una visione differente sul ruolo della stessa, dove servono figure manageriali di spessore. In questo momento sarebbe opportuna una pausa di riflessione: il sistema calcio ha perso molti punti nei confronti dei nostri competitors europei. L’esclusione dai mondiali è solo la punta dell’iceberg, c’è da ricostruire e rilanciare il sistema per riconquistare posizioni. Non so se al momento sussistano gli estremi per un intervento esterno in federazione, ma sarebbe opportuno ridiscutere prima anche il peso di A nell’ambito delle strategie federali. I tre candidati che si sono presentati sono persone credibili, ma hanno già un lungo trascorso all’interno del sistema e non rappresentano pienamente il rinnovamento che auspichiamo. Se fossimo comunque chiamati a votare, sceglieremmo quello più funzionale al raggiungimento degli obiettivi di riforma del sistema”.

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