Bologna FC
Ferguson: «Non vedo l’ora di indossare la maglia del Bologna. Penso di essere nel posto giusto per crescere»
Lewis Ferguson, acquistato in estate per rafforzare il centrocampo è stato oggi intervistato per BFC Week in attesa del suo esordio in campionato che avverrà, con tutta probabilità, alla terza giornata di campionato.
Parlando del primo impatto avuto durante il ritiro di Pinzolo ha affermato che «l’inizio è stato buono. I miei compagni mi hanno fatto sentire il benvenuto. Molti di loro parlano inglese, questo mi ha aiutato nei primi giorni. Mi sto inserendo bene, ogni giorno di più. Sto imparando la lingua e conoscendo il club».
Riguardo ai suoi obiettivi e il contributo che può dare alla squadra: «Prima di tutto voglio aiutare la squadra in ogni modo possibile: sono un lavoratore, do sempre il 100%. Posso segnare qualche gol, ma anche difendere, diciamo che sono un giocatore box to box, cerco di dare una mano in tutte le zone del campo».
Sull’adattamento al campo e al nuovo paese: «giocare in una nuova squadra, in un nuovo campionato, in un nuovo paese è stimolante, ma non è facile, ci vuole un po’ di tempo per adattarsi al nuovo ambiente. Mi è piaciuto giocare le partite della fase di preparazione, anche se si trattava soprattutto di preparazione atletica. Sono ovviamente dispiaciuto di non poter giocare le prime due partite, ma mi sto preparando per quando sarò nuovamente a disposizione».
Interrogato sull’influenza della famiglia sul suo ingresso nel modo del calcio: «Mio padre e mio zio giocavamo entrambi a calcio ad alto livello, quindi, da bambino ho sempre giocato con i miei fratelli e i miei amici. Questa è una nuova sfida per me e per la mia famiglia: trasferirsi in un paese diverso. Non vedo l’ora di indossare la maglia del Bologna».
Su come ha maturato la scelta di venire al Bologna e su cosa sapeva della Serie A ha affermato che «ovviamente ho visto molto la Serie A in tv negli anni passati. Grazie ad Aaron Hickey, che conosco dalla nazionale, ho visto anche un paio di partite del Bologna. Ho scelto Bologna perché ho sentito che era il posto giusto e l’ambiente giusto perché ci sono uno staff e una società perfetti per me e per la mia crescita. Voglio diventare il miglior giocatore possibile e penso di essere nel posto giusto per crescere».
Infine, un breve confronto tra la Scozia e Bologna: «Di casa mi manca la famiglia e il mio cane che è rimasto in Scozia, mi manca molto. Si, la mia famiglia e anche i miei amici. Le cose che mi piaccio di qui, finora, il tempo, molto meglio rispetto alla Scozia, il cibo e la pasta: mi piacciono gli gnocchi e il gelato. E ovviamente il centro tecnico e le persone che lavorano qui, tutti molto carini e disponibili. Finora, quindi, tutto molto bene».
(Fonte: Bologna FC)
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