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Focus On – Tanjga e De Leo stanno facendo un lavoro eccellente

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Luglio 2019. A Casteldebole l’aria è pesante, tipica dei mesi estivi. Il Bologna, nel frattempo, annuncia una conferenza speciale eccezionale: a parlare sarebbe stato Sinisa Mihajlovic. Dopo tante voci e alcune indiscrezioni, l’annuncio che fa rabbrividire tutti: Mihajlovic è malato, ha la leucemia. Silenzio. Un po’ per rispetto, un po’ perché mancavano le parole. La squadra è attonita ma bisogna andare avanti, per il mister e per la piazza. Il tecnico serbo inizia il recupero, mentre la squadra cerca di andare avanti una situazione complessa, delicata e inaspettata. La società rossoblù ha dovuto pensare e studiare una soluzione che potesse colmare l’assenza del serbo. La soluzione è doppia: Miroslav Tanjga ed Emilio De Leo. Il primo è il secondo fidato, migliore amico di Mihajlovic; De Leo, invece, è il tattico, colui che ha il compito di studiare e analizzare fasi e situazioni della partita. 

La piazza si fida, anche perché sono uomini scelti da Mihajlovic, e il primo impatto dei due è subito positivo. Si dividono i compiti, sia in allenamento sia nei giorni della partita. Tanjga amministra il lavoro, De Leo si dimostra un abile comunicatore, forte anche della sua laurea in Giurisprudenza e un’ars oratoria precisa ed efficace. Nonostante le difficoltà e sentimenti contrastanti causati dalla situazione del proprio mister, la squadra si affida completamente al nuovo duo che – in poco tempo – dimostra di saperci fare, dimostra di aver recepito i messaggi del mister. Tanjga e De Leo hanno avuto tanti meriti, forse a volte poco lodati, perché hanno dovuto affrontare una situazione complicata da gestire, soprattutto in un ambiente complicato come una squadra di calcio. Dopo il primo ritorno in panchina di Mihajlovic, Tanjga è tornato a fare il secondo e De Leo ha ripreso a fare il tattico. 

A fine marzo scorso, però, ecco la notizia che non ti aspetti: Mihajlovic deve ritornare in ospedale per un nuovo ricovero, al fine di scongiurare il ritorno della malattia. Non è vero che se una situazione l’hai già affrontata sei pronto alle conseguenze: sei più maturo, sì, e sicuramente più preparato. E Tanjga e De Leo sono tornati lì, in prima postazione, a prendere le redini di una squadra che – in questi ultimi mesi – ha visto il proprio allenatore soffrire. Di nuovo Miroslav Tanjga, di nuovo Emilio De Leo. Rispetto alla prima volta non sembra cambiato nulla: i due si dimostrano, ancora una volta, un punto di riferimento importante per i propri ragazzi. Insieme si trovano bene, sanno cosa fare e cosa evitare. Senza scontri, solo per il bene della squadra e del suo allenatore. Organizzazione, programmazione e carattere: il Bologna, in questo periodo, ci ha messo tutto questo, e l’importante striscia positiva di risultati ne è la chiara dimostrazione. La squadra  ha avuto un’evoluzione importante, dettata dalla situazione di Mihajlovic ma attenzione a mettere in secondo piano il lavoro di Tanjga e De Leo, che hanno avuto la grande capacità di mettere ogni tassello al proprio posto, senza mai snaturarsi e senza mai elevarsi. Con professionalità, con coraggio e con la testa. Non si sono mai pestati i piedi, sono sempre andati dalla stessa parte: sempre sulla medesima linea d’onda, per raggiungere un obiettivo comune. Oltre le difficoltà, oltre ogni limite.

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