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Focus su Domenico Tedesco: perché piace al Bologna, ma il suo arrivo sarebbe complicato

Il profilo del tecnico italo tedesco, attualmente CT della Nazionale belga, e le difficoltà per ricominciare da lui…

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Il totoallenatore è il tema centrale in casa Bologna. I nomi sono tanti e quasi tutti dal profilo tecnico ed anagrafico molto simile. L’idea è quella di incaricare un allenatore giovane, in grado di proseguire la strada tracciata da Thiago Motta e abbia anche una perlomeno minima esperienza europea. Ecco perché la scelta del Bologna si sta sempre più riducendo a pochi nomi e uno di questi è quella dell’italo tedesco Domenico Tedesco. L’attuale CT del Belgio è uno dei nomi valutati in maniera molto seria dalla società.

Focus tattico

Il tecnico classe 1985 è nato a Rossano Calabro, per poi trasferirsi in Germania insieme alla famiglia. Qui ha fatto tutta la trafila come tecnico e non avendo mai giocato a livello professionistico la sua gavetta sarà molto lunga. In questi anni Tedesco ha sviluppato un modo di giocare molto offensivo basato su più schemi tattici tutti piuttosto sbilanciati in avanti. Il tecnico italo tedesco infatti ama giocare con almeno un tridente offensivo, possibilmente votato all’interscambio delle posizioni, e con una difesa che abbia la capacità di mutare dallo schieramento a tre a quello a quattro.

Tedesco, inoltre, ha una caratteristica che probabilmente ha attirato l’attenzione del Bologna, tanto da valutarne il profilo per la panchina. Il mister nato a Rossano, infatti, adotta uno stile di gioco molto fluido, in cui difensori e centrocampisti aiutano in maniera importante la costruzione della manovra. Come Motta, Tedesco ama sganciare un difensore dalla linea in fase di possesso per creare associazioni e superiorità numeriche in varie zone del campo.

Partendo dal 3-4-1-2, nel Belgio ha poi sviluppato l’idea di un 4-2-1-3, schema non dissimile dal 4-2-3-1 o 4-1-4-1, utilizzato da Motta. L’idea che ha condotto però Tedesco a questa scelta è la necessità di avere un uomo tra le linee che supporti la prima punta, Lukaku, e due ali molto più simili ad attaccanti che ad esterni e che stiano in costante proiezione offensiva. Un’idea tattica che potrebbe fare al caso del Bologna nella prossima stagione, vedendo anche le caratteristiche di Odgaard e Castro.

Tedesco, inoltre, è un profilo che ha già affrontato le Coppe Europee, compresa la Champions League, in più di una stagione e a livello di esperienza questo vale tanto.

Le difficoltà per portare Tedesco a Bologna

Tedesco è sotto contratto con la Nazionale del Belgio fino al 2026, anno del Mondiale di USA, Canada e Messico. Intanto, questa estate guiderà il Belgio nel Campionato Europeo in Germania. Un’impresa che potrebbe anche trattenerlo in Germania fino a metà luglio se i Diavoli Rossi dovessero addirittura arrivare in finale. Difficile fare programmi con un tecnico impegnato almeno fino a fine giugno, quando la preparazione della stagione 2024/25 comincerà al più tardi nella settimana tra il 15 e il 22 luglio.

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