Bologna FC
Focus sullo Shakhtar Donetsk di Pusic: come gioca l’avversaria del Bologna?
L’analisi tecnico-tattica della formazione ucraina avversaria del Bologna in Champions League
Domani alle 18:45, il Bologna al Renato Dall’Ara ospiterà lo Shakhtar Donetsk. Una sfida entusiasmante, non tanto per il blasone dell’avversario che comunque ha una Coppa UEFA nel suo palmares, quanto perché segna l’esordio dei rossoblù in Champions League.
Un esordio che si può considerare assoluto perché il Bologna, prima di questa sfida contro lo Shakhtar Donetsk, ha giocato solo nella ormai “antica” versione della Coppa dei Campioni. L’esordio della formazione di Vincenzo Italiano sarà contro la formazione ucraina allenata dal tecnico croato Marino Pusic.
L’allenatore balcanico ama proporre un calcio offensivo, a prescindere dalla solidità difensiva della squadra. Proposta che gli è costata anche qualche esonero precoce in carriera. Tuttavia, allo Shakhtar Donetsk, spesso alla ricerca di questi tipi di tecnici, Pusic sta ottenendo buoni risultati e domani si presenta a Bologna reduce da una cinquina.
Come si presenterà lo Shakhtar Donetsk a Bologna
A conferma di quanto esposto in introduzione, va sottolineato che lo Shakhtar Donetsk si presenta alla sfida col Bologna con 14 reti segnate in 5 gare di campionato. Un bottino incredibile se si considera che di queste cinque partite, la formazione di Pusic ne ha perse 2. A fare da contraltare ci sono le 7 reti incassate. Motivo per cui i rossoblù dovranno scendere in campo convinti di poter fare male alla formazione arancionera del Donbass.
L’atteggiamento sarà molto aggressivo. Non è escluso che, in alcuni frangenti, lo Shakhtar possa anche attendere la formazione di Italiano per poi sfruttare la velocità delle proprie ali e l’abilità tecnica delle sue mezzali di lanciare gli avanti negli spazi aperti.
Gli ucraini comunque si presenteranno con un classico 4-3-3, di vocazione molto offensivo. Infatti, nella formazione ucraina, i due terzini amano spingere sulle rispettive fasce, i due esterni offensivi sono ali di grande tecnica. E soprattutto a centrocampo la trazione è particolarmente offensivo. Davanti alla difesa, generalmente, gioca un regista puro affiancato da due mezzali come Sudakov e Bondarenko, il cui reale ruolo si può definire come trequartista.
Lo spazio alle spalle del centrocampo sarà decisivo
La capacità di rifinitura delle sue due mezzali è quella che può fare la differenza nella zona di “conflitto” alle spalle del centrocampo del Bologna. In quella zona di campo anche col Como, i rossoblù si sono spesso trovati ad inseguire. Ma un conto è dover inseguire e contrastare le iniziative e la freschezza di talenti quali Sudakov e Bondarenko. Diverso è tamponare le scorribande dello stagionato Sergi Roberto e del, pur bravo, Nico Paz.
L’altro elemento fondamentale sarà limitare Danylo Sikan. Il giovane centravanti ucraino, al centro dell’attacco, sa giocare molto bene con la linea del fuorigioco e sa attaccare gli spazi aperti alle spalle della difesa avversaria. Per questo motivo, il Bologna dovrà fare grande attenzione ai lanci a scavalcare la difesa perché lo Shakhtar Donetsk potrebbe farne un’arma non solo col centravanti ma anche con gli esterni.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook