Seguici su

Bologna FC

Focus sull’Udinese di Kosta Runjaic: caratteristiche ed evoluzione

Lunedì sera l’Udinese ospita il Bologna nel 34° turno di Serie A. I rossoblù volano dopo la finale di Coppa Italia, mentre i friulani cercano riscatto dopo cinque sconfitte di fila.

Pubblicato

il

Kosta Runiajc, allenatore dell'Udinese
Kosta Runjaic (© Udinese FC 1896)

Lunedì sera per il Bologna sarà già tempo di tornare in campo dopo la gioia della conquista della finale di Coppa Italia, e il teatro sarà il BluEnergy Stadium per la gara contro l’Udinese. La gara, valida per il 34^ turno di Serie A, mette di fronte due formazioni in momenti completamenti diversi.

Il Bologna di Vincenzo Italiano viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo il successo contro l’Inter e la già citata impresa in Coppa. Dall’altra parte l’Udinese di Kosta Runjaic, che sta vivendo un inizio di primavera particolarmente difficile con cinque sconfitte di fila. Ko che hanno spento le velleità europee dei friulani.

L’Udinese di Runjaic: dal 3-4-3 al 3-5-2

L’unico precedente stagionale tra rossoblù e bianconeri risale alla prima giornata del campionato. Finì 1-1, da allora sono cambiate tante cose. La squadra del tecnico serbo-tedesco è stata costruita sullo scheletro delle passate stagioni. L’intento principale della società con la scelta di Runjaic era quello di dare una scossa alla squadra rispetto alle ultime stagioni. L’idea era quella di riproporre una squadra più offensiva, con più idee di gioco e non quella vista nelle ultime stagioni intenta prima a non prenderle.

Per raggiungere questo intento, l’allenatore nato a Vienna era ripartito dall’idea di provare a recuperare un giocatore di estro e qualità come il brasiliano Brenner e giocare col 3-4-3 o 3-4-2-1, che dir si voglia. Il verdeoro era stato uno degli investimenti più ingenti della stagione precedente. Tuttavia, gli infortuni avevano bloccato il giocatore. L’esperimento però è durato solo qualche partita e Kosta Runjaic e la sua Udinese sono tornati al 3-5-2. Poco male, perché il tecnico è comunque riuscito a ricostruire una squadra efficace: non solo in grado di difendersi e ripartire ma anche di proporre gioco in maniera costante, positiva e propositiva.

Gioco sulle fasce e inserimenti

Il principio base del gioco dell’Udinese è quello di creare superiorità numerica sulle fasce. L’idea è quella di premiare la corsa del terzo uomo sull’esterno e creare un’intesa tra i giocatori. La squadra si muove in funzione delle sovrapposizioni di esterni di fascia e mezzali. La squadra cerca di creare situazioni di due contro uno con l’interscambio appunto tra ala e mezzala. A questi movimenti sugli esterni, si aggiunge l’imprevedibilità e il movimento della seconda punta, che solitamente è Thauvin, domani assente. Il suo contributo creativo è fondamentale per la squadra di Runjaic perché aggiunge imprevedibilità e crea spazi sia esternamente e centrali.

Spazi centrali che vengono riempiti ovviamente dal centravanti (attenzione a Lucca, che sta vivendo un’ottima stagione) e dagli inserimenti delle mezzali o, se c’è stato lo scambio da un esterno, che taglia centralmente e va in area. Attenzione, talvolta alle scorribande di Solet, centrale arrivato a gennaio a parametro zero: solido dietro pericoloso in avanti.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *