Bologna FC
Come giocherà il Parma di Cristian Chivu?
Con l’arrivo in settimana dell’ex difensore rumeno sulla panchina gialloblù, sono poche indicazioni su come giocherà la formazione crociata. La sensazione però è che l’ex tecnico della Primavera dlel’Inter farà solo una piccola modifica allo schieramento finora adottato con Fabio Pecchia

Sarà una gara particolare quella di domani per il Bologna e per Vincenzo Italiano. La squadra rossoblù sfiderà una squadra di cui conosce “poco”. Il Bologna ha già giocato all’andata contro il Parma ma sulla panchina dei crociati come noto c’era Fabio Pecchia, mentre domani ci sarà Cristian Chivu.
Si tratta di un tecnico con un credo tattico non troppo lontano da quello di Fabio Pecchia, ma che Vincenzo Italiano e il suo staff avranno dovuto studiare sui filmati della Primavera dell’Inter. Il tecnico rumeno, infatti, domani esordirà sulla panchina di una squadra professionistica e lo farà in una situazione complessa (il Parma è una neopromossa ed è terzultimo), sicuramente, ma avendo avuto una settimana sicuramente apporterà qualche piccolo cambiamento.
Parma, da Pecchia a Chivu: dal 4-2-3-1 al 4-3-3?
Fabio Pecchia lavorava al Parma dall’inizio della stagione 2022/23. Dopo la fine della sua esperienza con la Cremonese, culminata nella promozione in Serie A, il tecnico campano aveva accettato la corte del Parma alla ricerca di un tecnico in grado di riportarlo nella massima serie. Un’impresa l’ex centrocampista, tra le altre, anche del Bologna ha impiegato due anni a raggiungere. In questa stagione, col ritorno in Serie A, la squadra ha sofferto l’impatto fisico con la categoria (subendo diversi infortuni gravi) e i risultati recenti hanno portato al cambio in panchina.
Se a livello di atteggiamento i gialloblù difficilmente cambieranno qualcosa, a livello tattico Chivu potrebbe apportare una piccola modifica tattica. Dal 4-2-3-1 di Pecchia, dove un centrocampista agiva più avanzato alle spalle di del centravanti, il rumeno potrebbe passare ad un 4-3-3. Non una grossa differenza tra i due moduli, solo la posizione di una delle due mezzali. Tuttavia, la sensazione è che il tecnico rumeno, che il 4-3-3 lo ha sangue, vista la sua lunga militanza nell’Ajax, sceglierà di apportare questa piccola modifica per dare maggiore equilibrio alla squadra e sfruttare le doti di inserimento di più centrocampista. Ne sa qualcosa Giovanni Fabbian, che nella stagione 2021/22 segnò 9 gol sotto la sua guida nella Primavera dell’Inter.
Verticalità e attacco dell’area di rigore
Il Parma non cambierà molto il suo modo di giocare. La squadra gialloblù cercherà di giocare sempre molto in verticale, cercando con Bonny di allungare la difesa e allargare le maglie tra le linee di difesa e attacco rossoblù. In quegli spazi, il Parma cercherà di riceve il pallone con i centrocampisti e imbucare in profondità per esterni o centravanti. Col gioco incanalato sulle fasce, i centrocampisti avranno possibilità e spazio di attaccare l’area di rigore. In particolare le due mezzali potrebbero diventare l’arma in più del Parma. Anche perché gli elementi a disposizione hanno queste caratteristiche nel motore.
Il Bologna, dunque, dovrà fare molta attenzione soprattutto a non concedere spazio alle spalle della difesa. I centrocampisti rossoblù dovranno essere abili a fare filtro davanti alla difesa per non subire le imbucate. Ma, soprattutto, quando sarà inevitabile abbassare il baricentro, i centrocampisti di Vincenzo Italiano dovranno essere bravi ad assorbire gli inserimenti dei giocatori del Parma.
Chivu e il Parma alla ricerca di equilibrio
Il 4-3-3 potrebbe essere il modulo prescelto anche per una questione di equilibri. Uno dei motivi per cui i gialloblù hanno faticato nel corso di questi primi mesi della stagione è la permeabilità della difesa. Il centrocampo gialloblù spesso non è stato in grado di coprire la linea difensiva, esponendo la squadra alle ripartenze verticali degli avversari. Motivo per cui un centrocampo a tre, più lineare, sfruttando il dinamismo di alcuni elementi presenti in rosa potrebbe dare a Chivu l’equilibrio che finora è mancato al Parma.
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