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FOCUS: Tutto su Ibrahima Mbaye, il nuovo jolly della difesa rossoblù – 24 gen

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Lo scorso 19 novembre ha compiuto vent’anni, ma non si pensi che l’esperienza manchi a Ibrahima Mbaye, nuovo acquisto del Bologna che lo ha prelevato dall’Inter in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione in Serie A. Nato nei sobborghi di Dakar, precisamente a Guédiawaye, il giovane senegalese è cresciuto nell’Étoile Lusitania, accademia giovanile iscritta alla federazione del Senegal creata nel 2008 da José Mourinho in partecipazione con alcuni imprenditori locali. Affermatosi come difensore centrale grazie ad un fisico notevole (sfiora infatti i 190 centimetri di altezza) ha dimostrato da subito di avere anche una tecnica notevole, piedi educati che gli hanno permesso di spiccare tra i compagni.
Per questo, nell’estate del 2010, l’Inter che ha vinto il Triplete ed ha appena salutato proprio quel José Mourinho fondatore del Lusitania, mette le mani su Ibrahima Mbaye, definendone però ufficialmente l’acquisto solo nel gennaio del 2011, quando cioè il ragazzo ha compiuto 16 anni e può trasferirsi all’estero. Mbaye entra nella prestigiosa Primavera dell’Inter, e sotto la guida di Andrea Stramaccioni si afferma come uno dei punti fermi della squadra che va a vincere le NextGen Series nell’edizione 2011-2012: in Italia il giovane senegalese si completa come calciatore, affinando le già promettenti qualità tecniche e soprattutto aumentando la sua capacità tattica e di conseguenza la sua versatilità. Il giovane difensore centrale degli esordi lascia spazio ad un centrale affidabile che però può sfruttare la sua velocità in progressione e la sua tecnica per giostrare su entrambe le fasce sia nella linea difensiva che a centrocampo, esterno nel 3-5-2. Quando Stramaccioni viene chiamato a guidare la prima squadra ci si attende che Mbaye e gli altri giovani che sono cresciuti con lui esordiscano a breve, ma ovviamente il salto è grande e per il giovane senegalese arriva appena una convocazione. La stagione successiva il ragazzo continua a giocarla nella Primavera di Daniele Bernazzani, con il quale l’anno prima ha vinto anche il Campionato Primavera, collezionando però due presenze in Europa League, mentre nell’estate del 2013 arriva la prima occasione da professionista: insieme ai compagni delle giovanili Alfred Duncan e Francesco Bardi passa in prestito al Livorno, neo-promossa in Serie A.

La compagine è fragile e naufraga presto in zona-retrocessione senza più uscirne, tuttavia per i due giovani la stagione è decisamente positiva: Mbaye in particolare colleziona 25 presenze e segna 2 reti, una doppietta alla Sampdoria che illude i labronici che poi vengono rimontati e sconfitti 4 a 2. 
Quello che impressiona comunque è l’autorità e il carattere con cui gioca un ragazzo di appena 19 anni ma che appare come un professionista consumato, che affronta i grandi nomi della Serie A senza alcun timore reverenziale. Fisicamente completo, è forte nel gioco aereo e molto rapido grazie alle lunghe leve e ad un fisico asciutto e reattivo. Dopo aver tentato inutilmente di trovare spazio nell’Inter all’inizio di questa stagione, dove comunque da agosto a dicembre arrivano 4 presenze in campionato e 3 in Europa League, ecco che arriva il Bologna, dove ritrova il compagno della Primavera nerazzurra Daniel Bessa: la nuova avventura inizia il 24 gennaio del 2014, con il ragazzo che se tutto va bene sarà uno dei pilastri su cui costruire il Bologna del futuro. Ma non si pensi che Mbaye non sia pronto già da subito: pur essendo giovanissimo, è già stato convocato in 4 occasioni dal Senegal, finendo per diventare il più giovane esordiente di sempre con la maglia dei “Leoni della Teranga”. Quando si dice “predestinato”.

 

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